Ad essere contestato è l’ordine di servizio del direttore dell’unità operativa di Medicina generale, Basilio Fimiani, che trasforma per necessità i parasanitari anche in operatori sociosanitari
Non ci stanno gli infermieri nocerini a trasformarsi in personale ausiliario per far fronte all’emergenza della carenza di personale nell’UmbertoI I. Ad essere contestato è l’ordine di servizio emanato ieri dal direttore dell’unità operativa complessa di Medicina generale, Basilio Fimiani, il quale lapidariamente ha disposto che in caso di mandanza di operatori sociosanitari nel reparto di medicina generale le loro mansioni debbono essere garantite dagli infermieri.
Quindi agli infermieri toccherebbe anche, tra le altre cose, curare l’igiene personale dei pazienti. A farsi portavoce del dissenso verso l’ordine di servizio del dottor Fimiani è il presidente del collegio provinciale degli infermieri, Cosimo Cicia, che in una nota “eleva vibrata protesta e contesta il contenuto dello stesso in quanto illegittimo per palese violazione della normativa che determina la sfera di competenza dell’infermiere”.
Cicia ricorda che la figura professionale dell’infermiere, che si ottiene con un’apposita laurea triennale e l’iscrizione ad un albo, e che “il professionista è obbligato ad esercitare rigorosamente l’attività di sua competenza, in quanto la normativa determinante la sfera di competenza di qualsiasi singola professione è definibile di ordine pubblico, in quanto è imperativa o cogente, vale a dire che deve essere obbligatoriamente osservata; inderogabile, in quanto nessuno può non osservarla adducendovi ingiustificate deroghe; tassativa, in quanto l’attività professionale può essere esercitata solo nei limiti espressamente previsti”.
Non sono ancora note le reazioni della direzione del reparto, che comunque in estate ridurrà i suoi posti letto a soli 14. A dispetto delle rassicurazioni che il manager Antonio Giordano avrebbe fornito al sindaco Manlio Torquato in una nota riservata la situazione – come ha precisato a “La Città” il sindacalista Cisl Giovanni Mazzola è sovrapponibile a quella dello scorso anno e non c’è nessuno che abbia lavorato per migliorarla.