Prevista a fine luglio una nuova chiusura per lavori della tratta storica Napoli – Salerno. Il comitato dei pendolari si mobilita, e spunta la proposta di Tonia Lanzetta
di Sofia Russo
Dopo tagli di corse, aumento dei tempi di percorrenza, sospensioni e disagi quotidiani, arriva anche l’ennesima chiusura per lavori della linea ferroviaria che da Napoli, passando per l’Agro nocerino sarnese, porta a Salerno. Saranno previsti autobus sostitutivi per coprire le tratte, senza contare i tanti che saranno costretti a prendere l’auto.
Un aumento del trasporto su gomma che va in direzione diametralmente opposta alla mobilità sostenibile e alla contrazione dell’inquinamento ambientale. Non ci sta il comitato dei pendolari linea storica Napoli – Salerno che chiede per quale motivo i lavori non possano essere effettuati di notte, come avveniva prima che venisse messa in funzione la Linea Monte Vesuvio, che collega i due capoluoghi bypassando Nocera e i comuni limitrofi. Nella sala del teatro dell’oratorio “San Domenico Savio”, a Nocera Inferiore, ieri sera il comitato ha tenuto un incontro al quale aveva invitato tutti i consiglieri comunali neo eletti. Presenti, però, solo le forze di opposizione. Il presidente pro tempore del comitato Antonioluigi Villani ha condiviso con la platea la missiva che sarà inviata agli organi competenti. «Quali lavori devono essere fatti sulla linea storica? – si chiede Villani – Perché non possono essere effettuati di notte? L’ultima parola spetta a De Luca, in quanto presidente della Regione Campania e assessore regionale ai trasporti. Fino ad ora l’amministrazione comunale ci ha lasciati soli», ha concluso Villani consegnando l’esposto anche ai consiglieri comunali presenti. Diversi gli interventi che si sono alternati, da quelli di approfondimento delle varie problematiche, tenuti dagli attivisti del comitato, a quelli di carattere politico dei molti presenti all’assemblea. Ad emergere sono state le tante promesse fatte negli ultimi anni dal governatore della Campania per la linea storica, tutte disattese. Così come è stato sottolineato a più voci che la Metro Salerno vive sui tagli della Napoli-Salerno, come dimostrano la cancellazione di alcune corse durante il periodo di Luci d’Artista che poi vanno a rinfoltire l’offerta della Metro Salerno. Messe in secondo piano le esigenze di un bacino di oltre 300mila abitanti. Uno dei tanti esempi di disagio è che anche quest’anno, da Nocera, non si potrà raggiungere in treno i luoghi delle vacanze, come Agropoli, Paestum. Bisognerà prendere l’auto o il trasporto sostitutivo per andare a Salerno a prendere i treni, con un aumento vertiginoso per l’utente di costi e tempi di percorrenza. Ha visto d’accordo tutti i consiglieri di opposizione, ovvero tutti quelli presenti, l’idea dell’avvocato Tonia Lanzetta, che ha proposto di indire un consiglio comunale monotematico per definire un deliberato di indirizzo con le richieste del comitato e proporlo anche agli altri comuni interessati dalla linea storica Napoli-Salerno, per affiancare alla battaglia burocratica e istituzionale anche quella politica.
A far sentire la sua voce anche il segretario regionale di Sinistra Italiana, Tonino Scala: «Disagio non solo per i pendolari, ma per tutto il territorio dell’Agro Nocerino – Sarnese. La previsione è che venga utilizzato come strumento sostitutivo al treno il trasporto su gommato, più inquinante e mal organizzato. Gli orari saranno modificati e penalizzeranno ancor di più il territorio dell’Agro e quanti usufruiscono di questo servizio».