L’informatico innamorato della musica torna dalla Nuova Zelanda nella sua città natia per una iniziativa organizzata dall’Accademia musicale nocerina e dal Rotary Nocera – Sarno

Mercoledì 5 luglio, alle 20, il Battistero paleocristiano di Nocera Superiore fa da cornice al recital del pianista Flavio Villani, su musiche di Mozart, Chopin, Brahms e Busoni. Originario di Nocera Superiore, il concertista è attualmente residente in Nuova Zelanda.

L’evento – presentato da Renato Rescigno e Rosalba Canfora – è organizzato dall’Accademia Musicale Nocerina (guidata dal maestro Pietro Sellitto), in collaborazione col Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno
Il percorso artistico di Flavio Villani inizia proprio nel cuore dell’Agro nocerino. Dalla passione per la musica, fin da piccolo, il giovane pianista dimostra un particolare legame con i tasti neri e bianchi. Consegue il diploma in pianoforte con il maestro Matteo Napoli al Conservatorio “G. Martucci” di Salerno nel 2007. Ottenuta la laurea in informatica con 110 e lode l’anno precedente, ha poco a poco ritagliato la sua vita intorno al pianoforte, dopo varie vicissitudini che l’hanno portato prima in Spagna (in una vita divisa tra il lavoro in informatica e la musica) ed infine in Nuova Zelanda, con la prospettiva di potersi dedicare unicamente allo studio del pianoforte. Nel 2012 ha completato un master in piano performance all’Università di Auckland con menzione d’onore (first class) sotto la guida del pianista Stephen De Pledge. È  risultato vincitore assoluto della Northland Society Piano Competition del 2008 e primo premio del Llewelyn Piano Competition nel 2011 e nel 2012.
«Sono partito dall’Italia spinto dalla voglia di prendere possesso della mia vita e di capire a fondo cosa volesse dire essere musicista – racconta Flavio VillaniTornare ed esibirmi nella mia città natale ed aiutare anche realtà come l’Accademia Musicale Nocerina, a costruire e a creare cultura, mi rende felice. È come una rinascita, un fiore che germoglia nella valle. La mia storia si palesa in ciò che suono. Tutta la mia lotta interiore e la mia ricerca è espressa attraverso i brani che eseguo».

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