La Cassazione ha stabilito che i prodotti dalla combustione dalla brace possono creare molestia a distanze troppo ravvicinate. Da usare le stesse cautele di forni e camini

di Rosa Soldani
Estate: stagione di mare, vento fra i capelli e grigliate in compagnia. La musica, gli amici, le serate in spiaggia, il mondo sembra alla portata dei nostri sogni nella stagione estiva. Tutto perfetto, ma… l’inconveniente è in agguato, e per la nostra pagina di diritto il nome del nemico, che ci riporta alla consueta realtà, è sempre e solo uno: condominio.

Il condominio non va mai in vacanza e così, tra le passioni che ci è consentito sfoderare durante il periodo estivo, quella per la grigliata, soprattutto se si vive in un palazzo o in un parco residenziale, potrebbe costarci dei problemi e delle incomprensioni col vicinato, ree di far crollare in un secondo il fantastico castello di poetici auspici che la calda stagione ci ha troppo presto inculcato.
È di questi giorni la pronuncia dei giudici di Cassazione secondo la quale il barbecue fisso, protagonista delle cene agostane, può essere nocivo. Ebbene sì, proprio nocivo: se pensavate che il profumo di carne arrosto potesse al massimo costringervi ad accettare l’autoinvito del vicino poco simpatico a cena in giardino da voi, sappiate che il rischio che correte è anche maggiore, concretizzandosi nella possibilità di una citazione in giudizio. Nella sentenza 15246 del 2017 le esalazioni del barbecue fisso vengono infatti equiparate ad un forno o ad un camino e, dunque, in base al disposto dell’art. 809 del codice civile, per il barbecue vanno osservate le distanze stabilite dai regolamenti, comunali o di pubblica sicurezza, o comunque quelle sufficienti ad evitare pericoli di «salubrità, solidità e sicurezza». Rispetto al contenuto di tale articolo, nessuna specifica prescrizione di distanza viene dettata, e di caso in caso quella opportuna può essere diversa. Dipende un po’ anche dalla disposizione del barbecue rispetto alle case danneggiate dai fumi o dagli odori. Perciò, se la griglia fosse anche abbastanza lontana ma posta in modo che inevitabilmente il fumo centri proprio la finestra della camera da letto della signora del piano di sopra, proprio lei che non le manda a dire, allora potete certo aspettarvi una estemporanea scenata dal balcone, con annessa secchiata d’acqua direzione brace, in presenza anche del vicino autoinvitatosi che sembrerà, sotto sotto, gaudente per la vostra disavventura. A parte le note di colore, c’è da prestare attenzione perché è proprio vero che anche il barbecue può arrecare fastidi al pari di forni e camini. Per l’estate 2017 allora, alla luce delle recenti pronunce, le cene a base di pizza possono essere la soluzione, a meno che non vogliate prepararle da soli nel forno che avete in giardino, di fianco al barbecue.

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