Dal 30 giugno al 2 luglio nel cortile di Palazzo di città una mostra realizzata con opere di bambini che si rifanno agli artisti dell’epoca. Si inaugura con le danze della compagnia Dansepartout
di Fabrizio Manfredonia
Sarà un tripudio di immagini, pittura e danza la manifestazione “Noi e la bohémien parigina” che si terrà nel cortile del Comune di Nocera Inferiore sabato 30 giugno e l’1 e 2 luglio.
L’inaugurazione è programmata per le 21, con l’apertura della mostra a cura della dottoressa Vienna Ruocco.
A seguire animeranno il cortile con i loro passi di danza i ballerini della compagnia Dansepartout, diretta da Luc Bouy e Gaetano Petrosino, che sulle coreografie di Annalisa Romano, con i costumi di Maria Cecilia Quintana e le musiche di Claude Debussy interpreteranno il balletto “Blue di Kandinsky”. Dopo di loro danza contemporanea sulle notte di ” Reflets Dans L’Eau” di Claude Debussy, con coreografia e interpreti Giada Grieco e Margherita Di Ruocco.
A spiegarci lo spirito dell’evento è la pittrice e scultrice Maria Cecilia Quintana: «Si tratta di una sorta di saggio finale di un laboratorio artistico fatto per un intero anno insieme ai bambini, che saranno i protagonisti della mostra. L’arte, infatti, può e deve essere trasmessa già ai più piccoli, che sono molto ricettivi e non hanno pregiudizi.
Abbiamo fatto riprendere ai bambini le grandi opere fatte dai grandi maestri a cavallo tra ‘800 e ‘900. In questo periodo sono nati tantissimi stili: l’impressionismo, il postespressionismo, l’astrattismo, il cubismo, per citarne alcuni. E tutti frequentavano Parigi dove c’era un grosso fervore intellettuale non solo nella pittura ma anche dal punto di vista letterario, musicale e teatrale. Tutti i settori dell’arte in quel periodo si sono “uniti”. In questo periodo ha vissuto anche Kandinsky, e di qui la mia idea di unire pittura, musica e danza. Per l’artista ogni notan musicale corrispondeva a un colore, ed i colori a loro volta corrispondevano a figure geometriche. Quindi vogliamo diffondere l’idea che i bambini sono perfettamente capaci di realizzare opere d’arte, sempre rispettando la loro età e il fare come gioco, e rievocare l’unione di pittura, musica e danza che aveva l’artista. I ballerini danzeranno sulle note di Debussy, Bohemien per eccellenza. La conclusione della manifestazione sarà realizzata attraverso un sofisticato night-tea realizzato da un archithetto cake designer».
– Come è nata la collaborazione con Luc Bouy?
Ci conosciamo da tempo, e da molto volevo creare una forma di collaborazione. La cultura è una sola, dobbiamo lavorare in sinergia: chi danza ha bisogno anche dell’artista che, per esempio, gli dipinge i fondali. L’idea di Kandinsky, insomma, non era visionaria».
Tutto il programma di intrattenimento si terrà la sera del 30: nei due giorni successivi sarà aperta solo la mostra.