Uno studio di Unioncamere pone l’Ente amministrato da Andrea Prete molto in alto nella classifica delle efficienze. I complimenti della segreteria provinciale Uil Funzione Pubblica
È tra i più virtuosi a livello nazionale la Camera di Commercio di Salerno. Il dato emerge da uno studio di Unioncamere sulla razionalizzazione del sistema camerale. E arrivano all’ingegner Andrea Prete, che la guida, i complimenti della Uil Funzione Pubblica.
I sindacalisti Giuseppe Russo e Donato Salvato (quest’ultimo segretario generale della Funzione Pubblica Uil) mettono in rilievo che, senza i pesi morti di Intertrade e aeroporto di Salerno, che “valgono” passivi per tre milioni e mezzo di euro, il risultato dell’esercizio finanziario della Camera di Commercio salernitana sarebbe stato ben diverso.
«È bene evidenziare ciò che in termini di risparmio e maggiori entrate è stato fatto negli ultimi diciotto mesi. In particolare, si fa riferimento alla locazione del terzo e quarto piano della sede storica di via Roma, che tra rimborso di utenze e canone porta nelle casse dell’ente circa 230mila euro all’anno e il taglio degli stipendi ai dirigenti, circa 100mila euro all’anno – ha detto Giuseppe Russo – Sono numeri che ci soddisfano e vanno evidenziati. Non siamo solo il sindacato delle denunce».
«C’è un’assoluta posizione di rilievo di questa Camera, in termini di efficienza, nell’ambito del sistema camerale. Questo non può farci che piacere – dichiara Donato Salvato – La Camera di Salerno, nonostante una media per età pari a 53,2 anni per addetto, più elevata di quella nazionale, fa registrare indicatori “macro” di efficienza estremamente significativi, con 7,2 addetti per ogni diecimila utenti rispetto alla media nazionale pari a 11,3. Pertanto Salerno se fosse in linea con la media nazionale dovrebbe avere 136 addetti rispetto agli 86 esistenti. Da precisare che tali indicatori comprendono anche unità lavorative di servizi esternalizzati, che per Salerno sono 11 sul totale di 86. Altrettanto significativo è il dato sul costo del lavoro, per il quale Salerno fa registrare 31,4 euro per unità lavorativa rispetto alla mediana nazionale pari al 48,3, e a quella di cluster pari a 41,9».