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L’amministrazione retta da Canfora cederà l’Archivio di Stato, con i suoi centomila pezzi di documentazione cartacea e più di mille pergamene e 24mila volumi

di Antonietta Rosamilia
L’Archivio di Stato è in vendita, per 16 milioni di euro. Lo ha confermato, per la seconda volta a fine 2016, il Consiglio provinciale di Salerno, inserendolo nel piano delle alienazioni 2016/2018 con la previsione di introito citata.

«Una politica di negazione della nostra storia»  la definisce Isabella Adinolfi. E l’eurodeputata del Movimento 5 Stelle, membro della Commissione cultura del Parlamento europeo, ha preso carta e penna ed ha scritto al presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, ed al Ministro dei beni e delle attività culturali, Dario Franceschini.
«Il valore dell’immobile è immenso – spiega Adinolfi – basti pensare allo straordinario patrimonio custodito nell’Archivio di Stato, istituito nel 1934, conserva centomila pezzi di documentazione cartacea e più di mille pergamene, oltre ad una biblioteca di circa ventiquattromila volumi. Stiamo parlando di documenti che raccontano, tra i vari, il terremoto del 1980 fino ad arrivare alle corti ducali di Amalfi e di Nocera dei Pagani e alle corti regie di Positano e di Ravello, risalenti al XVI secolo».
L’unico modo per scongiurare la vendita dell’Archivio, al di là delle effettive manifestazioni di interesse, è eliminare l’immobile dal piano delle alienazioni. Per tale motivo, l’europarlamentare scrive al presidente Canfora.
«Invito in primo luogo la Provincia di Salerno ad eliminare dal piano delle alienazioni l’Archivio di Salerno e a non metterlo in vendita a privati – scrive l’Adinolfi nella lettera inviata qualche ora fa a Canfora e a Franceschini – Qualora l’alienazione dovesse essere malauguratamente confermata, chiedo al Ministro Dario Franceschini di acquistare l’edificio». Una “non-provocazione” ha precisato Isabella Adinolfi, anzi.
«Non possiamo dimenticare i motivi che stanno portando la Provincia di Salerno, come le altre, a vendere di tutto – spiega in conclusione l’europarlamentare Cinque Stelle – una Legge “disegnata” dall’ onorevole Graziano Del Rio e votata in Parlamento dal Partito democratico. Un atto zoppo che, di fatto bocciato lo scorso 3 dicembre 2016 dagli italiani, sta mettendo in ginocchio tutte le province. La vendita e la potenziale perdita dell’Archivio salernitano è uno dei tanti vergognosi effetti. Spero che l’onorevole Franceschini si passi una mano sulla coscienza e risolva uno dei problemi generati dal suo collega di Governo e dalla sua maggioranza».

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