«Non siamo poliziotti e non toccano a noi i processi. Ma un assessore alle politiche sociali, sia chiaro, non fa “del bene”, ma fa funzionare i servizi!»

Fallita l’intesa su una posizione comune tra gli ex candidati sindaci sulla problematica, torna sulla questione D’Alessio, ma non solo su quella, l’ex candidato sindaco di Città solidale – l’Altra Nocera, Alfonso Schiavo, confortato solo da un “appoggio” di Mario Stanzione che – non essendo in Consiglio, ha solo un valore simbolico.

Chiarisce che non tocca alla politica fare processi, ma solo valutazioni, cui il primo cittadino ha il dovere di rispondere. Ed esordisce riprendendo una frase dell’ex assessore alle politiche sociali, che nel difendersi dalle accuse mossegli dal servizio di Fanpage asserisce che sono ritorsioni contro il bene che lui ha fatto ai cittadini. «Un assessore alle politiche sociali, sia chiaro, non fa “del bene” – ci dice con tono deciso – ma fa funzionare i servizi! Credo che D’Alessio abbia una visione completamente errata di quelli che avrebbero dovuto essere le sue funzioni». Poi riesamina le questioni degli ultimi giorni e si lancia in un’analisi: «Le vicende ormai note circa irregolarità sulle passate elezioni – esordisce – pongono delle domande cui il sindaco deve dare una risposta politica: la vicenda delle tessere è un problema amministrativo ma la gestione delle politiche sociali è stata deprecabile per il taglio assolutamente clientelare; l’episodio delle colombe e delle uova pasquali non lo abbiamo dimenticato. In cinque anni solo in periodo pre elettorale l’assessore alle Politiche sociali si è ricordato dei bisognosi. Inoltre il consenso di due candidati al consiglio comunale che hanno totalizzato circa mille voti pone inquietanti perplessità sulla generazione del consenso. L’adozione di delibere di giunta di affidamento di spazi pubblici ad una settimana dall’elezione genera perplessità, al di là del destinatario dell’affidamento. Siamo politici e non poliziotti; rileviamo ed elaboriamo dati e fatti su cui riflettiamo e, nella fattispecie, ci preoccupiamo. Al di là dello scantato affido alle procedure amministrative e/o giudiziarie chiediamo al sindaco di assumere una posizione politica netta su quanto dichiariamo in questo comunicato e di chiarire alla città se per il futuro porrà maggiore attenzione per garantire una vera trasparenza».

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