L’avvocato, oltre che sul programma e sulla sua squadra, sembra puntare sull’“aria di cambiamento” che la sua vittoria può portare a Castel San Giorgio

di Rosaria Vincelli

Siamo alle battute finali di una campagna elettorale dai toni accesi e sferzanti, ma che ha fortemente coinvolto i cittadini, veri protagonisti della scena. 
Nella penultima delle serate itineranti il candidato sindaco Paola Lanzara e la sua squadra hanno dominato piazza Aldo Moro a Trivio e, tra l’affetto ed il calore della popolazione, hanno ribadito a gran voce il bisogno di rinnovamento e la forza del loro programma.

«Castel San Giorgio deve tornare a vivere. Rialziamo la testa! Fate entrare il nuovo, dopo 32 anni cambiate aria». Queste le parole pronunciate dall’avvocatessa per sottolineare la necessità di far rivivere il Comune con nuovi progetti e dare speranza ai cittadini. Punto cardine della sua campagna elettorale sono stati la chiarezza e la fruibilità del programma, distribuito in modo capillare sul territorio e che si prefigge lo scopo di essere la sintesi di scelte collegiali fatte in accordo con i propri sostenitori.
Occupazione, PUC, ambiente, sviluppo sostenibile ed agricoltura, questi gli ingredienti del programma che hanno unito e motivato gli esponenti della lista numero 1 “Impegno Civico”. Di fondamentale importanza, appunto, più volte menzionato durante le serate di incontro con la comunità ed adeguatamente esplicato nel programma, è il PUC (Piano Urbanistico Comunale), “volano dell’economia e dello sviluppo sostenibile del paese”.
Su questa linea, infatti, l’aspirante primo cittadino ha sottolineato che, al fine di valorizzare e rendere vivibili i centri storici, è necessario avere un PUC dei Servizi che si occupi di strade, illuminazioni e soprattutto di fognature. «Un PUC sostenibile – dichiara Lanzara – deve prevedere, poi, in borghi come questi, la creazione di strutture sportive: la realizzazione di una piscina e di un campetto polifunzionale. La messa in sicurezza degli istituti scolastici. Non è possibile rimanere indietro. Basta con l’immobilismo». Il candidato sindaco non ha dimenticato, poi, di spendere delle parole per coloro che versano in situazioni di difficoltà a causa della disoccupazione riconoscendo l’esigenza di creare, e non promettere millantando, occupazione. L’urgenza di potenziare, nel rispetto della legge, la San Giorgio Servizi e, con l’ausilio della clausola sociale, incoraggiare l’assunzione di cittadini dello stesso Comune. Per inclinazione naturale o professionale, Paola Lanzara ha ribadito il necessario ed imprescindibile rispetto dei principi di legalità e trasparenza al fine di non dimenticare che il «Comune deve essere casa aperta, casa di tutti. Si chiama Casa Comunale perché è casa nostra».

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