Associazioni, tutela delle classi deboli, sicurezza e fondi europei i punti fermi della lista numero 3 per la riqualificazione urbana e sociale di Castel San Giorgio

di Rosaria Vincelli

Siamo agli sgoccioli di una campagna elettorale che ha visto i cittadini di Castel San Giorgio particolarmente coinvolti e presenti. Sintomo questo, da un lato, di un profondo attaccamento al territorio e, dall’altro, di un urgente bisogno di risposte concrete ai numerosi ed evidenti problemi che affliggono il Comune.

Ieri è stata la volta di Trivio: insieme ad Andrea Donato hanno preso parola, tra i tanti esponenti della lista, Lucia Marino, donna combattiva e viscerale che ha individuato in questa candidatura la possibilità di dare voce alle donne che da sempre si sono battute per vedersi riconosciuta una identità sociale e i propri diritti di madri e donne lavoratrici, e Celeste Scafuro, giovane studentessa sensibile, anche per motivi anagrafici, alle tematiche giovanili e portatrice di numerosi quesiti riguardanti il loro futuro.
Il medico sangiorgese è sicuro di aver formato una solida e valida squadra pronta a portare ad attuazione il suo programma che, come punto fermo, ha la riqualificazione urbana e sociale del Comune. L’intento del candidato sindaco muove in più direzioni: costituzione di associazioni e dialogo con quelle già presenti; tutela delle classi più deboli; intercettazione di fondi europei capaci di finanziare opere pubbliche e dare respiro alla collettività.
Ricostruire, bonificare, mettere in sicurezza alcune zone, creare spazi comuni, generare una fervida “economia non monotematica”: strumenti per avviare una campagna di civilizzazione del territorio attuabile, anche e soprattutto, grazie ai finanziamenti europei.
«Andremo nella direzione di potenziare le politiche sociali, che vanno di pari passo con quelle culturali – dichiara Donato – Avremo grande attenzione per tutte le fasce d’età: completeremo l’asilo nido in costruzione a Campomanfoli; cercheremo di recuperare al patrimonio comunale l’ospedale dismesso di Trivio, perenne monumento all’incuria, e destinarlo a casa di riposo per anziani; metteremo in sicurezza le scuole e tutti gli edifici pubblici.
Abbiamo la necessità di portare a Castel San Giorgio una qualità della vita dignitosa dando ad ogni frazione un parcheggio, un parco giochi, centri di aggregazione. Dobbiamo far lavorare le imprese di Castel San Giorgio affinché l’imprenditoria smetta di essere assistenziale ed impari a camminare sulle proprie gambe»

 

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