Il candidato sindaco, revisore legale, ha anche programmato di istituire uno specifico staff che si occupi solo di finanziamenti eu: Tanti soldi tornano indietro perché non si conoscono i bandi
Ha 56 anni, è coniugato ed è dottore commercialista e revisore legale Domenico Fimiani, candidato sindaco per “Noi con Salvini a Nocera Inferiore”. Ed a chi gli chiede se non si vergogni a rappresentare un partito “nordista” risponde senza mezzi termini che a vergognarsi dovrebbero essere per primi i politici che in tanti anni hanno praticamente devastato Nocera Inferiore.
Poi ricorda che in realtà Noi con Salvini con il celodurismo della Lega, da cui Salvini proviene, ha ben poco a che fare, dal momento che sta intessendo il suo programma d’azione su temi vicini ai cittadini di tutt’Italia, a cominciare dalla sicurezza.
E rispetto al Comune di Nocera non lesina dettagli: «Il primo impegno che prendo con i cittadini – ci dice Fimiani – sarà quello di riportare la discussione sul Piano Urbanistico Comunale, approvato nel 2016 e di cui la Giunta Torquato tanto si vanta. Da quanto mi risulta, sembra che non sia stato discusso con i cittadini, con i commercianti, con gli artigiani e con gli imprenditori di Nocera Inferiore, bensì intorno a qualche scrivania. Noi vogliamo invece discutere lo strumento urbanistico, che rappresenta lo sviluppo futuro della nostra città, con le associazioni di categorie, con le parrocchie, con la gente dei quartieri, con gli ordini professionali affinchè sia largamente condiviso. La nostra visione urbanistica della città, per fare un esempio – continua il revisore legale – si basa anche sulla sviluppo dell’industria e artigianato, favorendone la delocalizzazione presso le aree Pip di Fosso Imperatore mai veramente decollate. Ma non vendendole a 150 euro al metro quatro: è un prezzo che non è al passo con la crisi. E ampliare, appare evidente, significa anche assumere e quindi nuovi posti di lavoro».
Un’altra stoccata Fimiani la dà ai servizi sociali, ultimamente sotto accusa per contributi elargiti in piena campagna elettorale, come riporta la testata “Agenda Politica”. «La mia città – ricorda Domenico Fimiani – è uno dei Comuni che spende di meno nelle politiche sociali utilizzando la sola quota compartecipativa del vecchio Piano di Zona. il nostro impegno sarà quello di aumentare la spesa pro-capite per le politiche sociali creando una rete con le parrocchie per l’attivazione dei centri polifunzionali, che diano la possibilità alle famiglie disagiate e duramente colpite dalla crisi economica, di poter vedere i loro bambini accuditi in attività ludiche, di doposcuola e culturali. Ma ovviamente questa è una parte del programma».