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Nell’aula magna del Liceo “G.B. Vico” presentati stamattina i progetti di open data per la riscoperta del patrimonio culturale nocerino, nati dalla collaborazione con l’Unisa

di Fabrizio Manfredonia
Nell’ambito del “Progetto alternanza scuola-lavoro”, sono stati presentati stamane, presso l’aula magna del liceo “G.B. Vico”, i progetti di “creazione collaborativa di open data per la riscoperta del patrimonio culturale nocerino”, nati dalla cooperazione tra gli studenti del liceo e il Dipartimento di Informatica dell’Università degli Studi di Salerno.

I risultati, ottenuti nell’ambito del progetto “Hetor”, frutto della sinergia tra il Distretto ad Alta tecnologia per i Beni Culturali della Campania (DATABENC) e il progetto europeo Horizon 2020 “ ROUTE-TO-PA”, hanno confermato quello che sia il dirigente scolastico Teresa De Caprio sia il professore Vittorio Scarano, docente di informatica dell’Università degli Studi di Salerno, hanno più volte ribadito e cioè la voglia dei ragazzi di recuperare la memoria del territorio, valorizzandolo. Cosa siano gli “Open Data” lo spiega il professore Scarano «si tratta di una risorsa importantissima dove chiunque ha accesso ai dati e può modificarli. Questo favorisce la collaborazione e stimola la partecipazione dei cittadini». Applicando gli “open data” ai beni culturalmente rilevanti è possibile favorire la diffusione della conoscenza dei beni locali. Il lavoro è stato suddiviso in tre progetti: il cosiddetto “Museo Open” del liceo, mediante la catalogazione di beni di proprietà del liceo stesso, animali impagliati o inglobati in resina ed altro, lavoro che come spiegato dai ragazzi ha avuto non poche difficoltà nella ricerca delle fonti ma che li ha entusiasmati, visto lo scopo di valorizzazione del liceo stesso. Il secondo ha riguardato gli itinerari culturali del territorio che hanno reso possibile una geo-localizzazione dei luoghi di interesse artistico culturale, quali le chiese dell’agro, prevedendo tabelle di classificazione in base al periodo storico. Infine un lavoro di ricerca sulle fabbriche dismesse, progetto che nasce, come gli stessi studenti hanno spiegato, «dall’esigenza di conoscere la realtà nocerina non tanto distante nel tempo, visto che le fabbriche hanno avuto una certa importanza per Nocera». In questo ultimo ambito, gli studenti si sono detti particolarmente soddisfatti del lavoro svolto presso l’archivio centrale dello Stato per recuperare i marchi delle fabbriche che un tempo sorgevano sul territorio e del «divertente lavoro di “decifrazione”» dei vecchi archivi. Parola chiave dell’incontro, come sottolineato dal professore Scarano è stata la “passione” che gli studenti hanno messo in questo lavoro di ricerca e catalogazione. Il docente ha poi invitato tutti a visitare il sito http://hetor.databenc.it/site/ per visualizzare e partecipare attivamente al progetto di valorizzazione culturale proposto.

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