La manifestazione durerà fino a domenica, con chiusura al traffico della piazza della basilica. Il sindaco Bottone: «Fondamentale impegnarsi per i nostri giovani»
 
Sport come modello di aggregazione. È questo il senso della Festa dello Sport in programma da oggi, 26 maggio, e fino a domenica 28, in piazza sant’Alfonso e allo stadio comunale Marcello Torre. Ieri la conferenza stampa di presentazione del progetto, sintesi di un lavoro corale che ha visto impegnata, in prima linea, l’associazione culturale Koru insieme al Comune di Pagani, Confcommercio – Imprese per l’Italia – Pagani nonché CONI e Asi.

Per tutta la durata della manifestazione piazza Sant’Alfonso resterà chiusa al traffico, in particolare il tratto che va dall’incrocio con via Cesarano fino a via San Domenico.
«Crediamo molto in questa tipologia di manifestazioni – ha detto l’assessore allo Sport Gerardo Palladino nel corso dell’incontro – che esaltano l’importanza dello sport inteso non come competizione ma come collante e aggregatore sociale di tutte le fasce d’età. In questa festa avremo modo di conoscere tante discipline, alcune di queste anche “ignote” perché rientrano nella categoria degli ‘sport minori’, come ad esempio la lotta greco-romana. Il messaggio che lanciamo è ‘sport come innovazione’. Grazie al consigliere comunale Pietro Sessa, a Diego Del Regno, fiduciario CONI, al professor Giancarlo  Carosella per l’impegno dell’Asi, al professor Giovanni Caso e soprattutto a Nello Palumbo e all’associazione Koru».
«Manifestazioni come queste dimostrano appieno che lo sport è un settore importante, nel quale l’amministrazione comunale crede molto – ha dichiarato il primo cittadino Salvatore Bottone – Oggi si porta a compimento un lavoro durato mesi, un lavoro che vede quest’amministrazione sempre aperta al contributo delle associazioni. Per i nostri ragazzi eventi importanti come questo rappresentano grandi opportunità, mai viste in precedenza. Posso solo dire grazie a tutti e lanciare un messaggio: impegniamoci sempre per i nostri ragazzi, in modo che tutti si sentano veri protagonisti della loro città. È ciò in cui crediamo».

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