Siamo ormai oltre la metà del percorso che ci porterà l’11 giugno a scegliere quale nuovo sindaco vogliamo per Nocera Inferiore.

In campo, come ormai sappiamo tutti, otto candidati: Manlio Torquato, uscente, Alfonso Schiavo, Tonia Lanzetta, Domenico Fimiani, Vincenzo Spinelli, Luisa Gagliardi, Mario Stanzione, Pasquale D’Acunzi.
No, aspettate! Non sto per dirvi per chi votare! Me ne guarderei bene, sarebbe una mancanza di rispetto verso il mio lettore.
Però un appello posso farlo: lasciamo che a governare Nocera Inferiore siano i nocerini. Quelli che se gli tagli le vene esce fuori un pezzo del convento di Sant’Andrea o della caserma Tofano; che da piccoli andavano alla mattinata al Modernissimo; che di Nocera hanno vissuto giorni lieti ed anche i bui, le devastazioni edilizie e la chiusura delle industrie. Quelli che sanno che la lanterna di Genova è targata Buscetto-Nocera Inferiore.
Quelli che hanno consumato tante volte i tacchi e i petti delle scarpe a forza di farsi “le vasche” tra il corso e via Matteotti. E, nel rispetto dei tifosi che ci mettono il cuore, quelli che a vedere la Nocerina non prendono i Daspo pur indossando giornalmente giacca e cravatta.
Quando da voi verranno a chiedere il voto, chiedetegli: ma tu dove abiti? E se vi dovessero rispondere “a Nocera Inferiore”, fatevi spiegare da quanto tempo.
Perché una persona che non vive la nostra città non ne conosce l’anima, le preziosità, le necessità, i costumi, i vizi, le capacità e i difetti.

Nocera è una cosa seria, e sule nu’ nocerino overo a po’ capì!

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