Ieri il presidente di Azione Civile ed il senatore i grandi ospiti dell’incontro organizzato dal team del candidato sindaco Alfonso Schiavo. L’ex magistrato: «Mafia e corruzione due facce della stessa medaglia»
di Virginia Vicidomini
“Nocera contro le camorre e la corruzione, per lo sviluppo e l’occupazione”: questo il titolo del convegno che si è tenuto ieri nell’aula consiliare, programmato dallo staff del candidato sindaco Alfonso Schiavo.
Relatori d’eccezione l’ex magistrato Antonio Ingroia, presidente nazionale di Azione Civile, e il senatore Corradino Mineo, membro della commissione d’inchiesta parlamentare antimafia.
L’incontro, moderato dal giornalista Gigi Di Mauro, direttore della nostra testata, ha toccato diverse tematiche legate al fenomeno mafioso e corruttivo.
«La mafia è cambiata molto – ha esordito Ingroia – oggi è soprattutto affari e finanza, si mimetizza dietro i colletti bianchi. Alcuni la chiamano mafia invisibile, altri parlano di una mafia sommersa. Abbiamo bisogno di una Politica che riconquisti dignità e credibilità, che protegga e tuteli i cittadini onesti. Mafia e corruzione sono diventate due facce della stessa medaglia». L’ex pm ha infatti messo a punto una proposta di legge, denominata “La Torre bis”, che prevede il sequestro dei beni dell’accusato di corruzione in via precauzionale, così come avviene per i mafiosi.
«Sono qui per augurarvi di partire con un percorso di rinnovamento amministrativo ma anche di lotta – ha invece affermato il senatore Mineo – dall’assassinio di Falcone e Borsellino si poteva uscire con la battaglia politica, non solo con l’azione della magistratura. Questa battaglia politica non c’è stata». Gli ospiti si sono focalizzati, tra l’altro, sui recenti fatti di mafia e corruzione emersi a Trapani, sull’arresto dell’imprenditore calabrese Leonardo Sacco, su una costituzione largamente inapplicata, su un Parlamento esautorato dal suo ruolo.
Ad intervenire anche il professor Lino Picca che ha presentato simboli e progetti delle liste a sostegno di Alfonso Schiavo, “L’altra Nocera” e “Città solidale”. Obiettivo comune: superare le periferie urbane, ma anche sociali, generazionali, esistenziali, e ridare voce agli “ultimi”.
In conclusione, il dottor Alfonso Schiavo ha ringraziato i relatori intervenuti: «La loro presenza qui ci permette di mettere in pratica ciò che abbiamo detto dall’inizio: proporre un programma e una coalizione di qualità. Vogliamo parlare di contenuti e restituire una rete di rapporti, un Comune aperto e trasparente: seminare una diversa concezione della cosa pubblica».