Terzo circolo didattico e sezione cittadina Fiab avviano domani un progetto per sensibilzzare i ragazzi delle scuole a fare più moto e ad aiutare la riduzione dell’inquinamento urbano

di Antonietta Rosamilia

Partirà domani, 18 maggio, il progetto denominato “Il terzo va in… pedibus”, riservato ai bambini della scuola primaria ed organizzato, su proposta e in sinergia con Fiab Nocera, dal III° Circolo Didattico di Nocera Inferiore (plesso di Santa Chiara) e che ha ricevuto anche il sostegno e il patrocinio dell’amministrazione comunale di Nocera Inferiore.

Si tratta di un primo significativo esperimento svolto sul territorio comunale di realizzazione delle cd “buone pratiche” legate alla mobilità sostenibile. Il pedibus, infatti, è un’attività praticata da anni e con successo in tante realtà italiane ed europee. Gruppi, classi e intere scolaresche si recano in modo organizzato a piedi a scuola con lo scopo appunto di raggiungere una serie di risultati sia in campo educativo che ambientale quali: aumento dell’attività motoria dei ragazzi e del loro grado di attenzione; diminuzione del traffico e dell’inquinamento vicino agli edifici scolastici; maggiore conoscenza degli spazi e delle strade; socializzazione e sano divertimento.
Il progetto nello specifico vedrà impegnate due classi del plesso di Santa Chiara che, a partire appunto da domani, si recheranno a piedi a scuola per quest’ultimo scorcio di anno scolastico, seguendo due linee di percorso tracciate dai genitori stessi che, a turno, si offriranno quotidianamente nel compito di accompagnatori.
L’obiettivo sarà quello di creare, sulla scorta dell’esperienza maturata, una continuità per il prossimo anno che coinvolga innanzitutto più classi e più istituti scolastici della città, realizzando una vera e propria rete tra scuole, istituzioni, genitori e associazioni affinché la pratica del pedibus possa estendersi quanto più possibile. Sarà così possibile ottenere da un lato una forte riduzione dei livelli di inquinamento e dall’altro una maggiore consapevolezza civile ed ambientale da parte delle nuove generazioni.

Lascia un commento