Il vicepresidente della Camera, in città per sostenere il candidato M5S Vincenzo Spinelli, ha anche parlato con asprezza del problema dei centri immigrati e dei mancati rimpatri
Ha parlato anche del problema immigrazione il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio giunto nel pomeriggio a Nocera Inferiore per sostenere il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Vincenzo Spinelli. Con lui anche il deputato grillino Angelo Tofalo.
Glissata abilmente la domanda sulle valutazioni espresse su Nocera e sui Nocerini dalla Ciarambino in occasione della presentazione della lista del Movimento, ha parlato decisamente contro i Cara (i centri di accoglienza per gli immigrati), che «a volte, come l’inchiesta di oggi, è dimostrato che siano gestiti da organizzazioni criminali. È per questo che in Italia il problema degli immigrati non si risolve. E prima ce lo mettiamo in testa che dobbiamo smantellare il sistema della gestione privata dell’accoglienza, che ci costa cinque miliardi di euro all’anno di tasse, prima cominceremo a fare i rimpatri. Finché ci saranno persone che vogliono gli immigrati qui per prendere 38 euro al giorno, i rimpatri non si faranno. E il problema è degli italiani, che continueranno ad avere le periferie invase da un fenomeno migratorio fuori controllo».
-Che si aspetta come risultato elettorale da Nocera?
«Quali saranno i risultati lo decideranno i cittadini. Noi ci siamo e riteniamo di rappresentare una opportunità alternativa alla vecchia politica di questo territorio che ha gestito i Comuni come dei bancomat per decenni. Poi ovviamente ci sono tante dinamiche che si mettono in moto: megacoalizioni, listoni, ammucchiate. Noi corriamo con una lista in cui i candidati non hanno grandi finanziatori o chi porta pacchetti di voti. Ma per questo noi siamo ancora più motivati».