Da Tonino Scala di Sinistra Italiana un appello-denuncia per la riapertura immediata: «Inaccettabile che il più grande centro trapianti del Sud legato alla cardiologia infantile possa trovarsi in simili condizioni»

Riaprire subito il Reparto trapianti pediatrici del “Monaldi” di Napoli! È questo l’appello che viene dal coordinatore regionale di Sinistra Italiana, Tonino Scala.
«La drammatica situazione venutasi a creare al reparto trapianti pediatrici dell’ospedale “Monaldi” di Napoli non è di certo argomento da polemica politica, tale è la portata della sua gravità e la necessità urgente di individuare qualche spiraglio per una  concreta soluzione». Scala ricorda poi che «Le motivazioni fornite dalle autorità sanitarie (per la chiusura, ndr) sarebbero da ricercare nel provvedimento ministeriale che attraverso un audit ha predisposto la sospensione delle attività del reparto in quanto carente di personale medico specializzato. Il Comitato dei genitori costituitosi ad hoc parla, però,  anche di trasferimenti di medici altamente specializzati, di difficoltà di collaborazione tra i diversi reparti tra loro collegati, di assenza di protocolli specifici;  carenze che sono state prontamente denunciate alla stessa commissione speciale per la trasparenza della Regione Campania e che è in fase di audizione sulla questione».
La vicenda si origina dai tempi dei decreti di revisione controfirmati dall’ex Governatore Caldoro e dall’attuale senatore Raffaele Calabrò, e secondo il coordinatore di Sinistra Italiana «è cresciuta nel marasma di questi ultimi anni di scellerata gestione  delle politiche sanitarie regionali, che ha creato l’illusione dell’efficienza commissariale solo per malcelare un rinvigorito sistema di potere cinico e inefficiente i cui costi, in termini di qualità  dei servizi stanno ricadendo interamente sui cittadini, in particolare quelli maggiormente esposti socialmente».
Per Scala è «inaccettabile che il più grande centro dei trapianti legato alla cardiologia pediatrica del sud possa trovarsi in simili condizioni e che questa disfunzione provochi danni irreversibili a tanti giovani pazienti relegati in ingannevoli liste di attesa». La situazione, tra l’altro, porta spesso alla migrazione fuori regione, cosa che produce l’effetto spiacevole di portare poi ulteriori riduzioni dei fondi assegnati alla sanità campana l’anno successivo.

 

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