Il tecnico gialloviola al termine della gara che estromette i nocerini dai playoff: «Perdere la bussola dopo un primo tempo perfetto è logorante. Faremo meglio l’anno prossimo»

di Marco Stile

«Abbiamo dominato, poi ci è mancata l’energia. Soddisfatti di quest’annata, faremo meglio nella prossima». Queste le parole di Marco Palomba, allenatore della Folgore Nocera, che cede le armi alla Jolly Pallacanestro Salerno per 68-74, e dice addio ai playoff di categoria.

La compagine nocerina disputa un primo tempo di assoluto livello, schiacciando i propri avversari, per poi finire con lo spendere troppe energie e capitolare nel terzo periodo, non riuscendo a riprendere in mano la contesa.
Così Palomba sulla gara dei suoi: «Sì, è stato un peccato. Abbiamo fatto due primi quarti perfetti, con grandissima intensità, in attacco e in difesa. Probabilmente abbiamo dato tanto, forse troppo. Nel terzo periodo abbiamo avuto un grosso calo, decisivo. I primi tiri del periodo li abbiamo falliti tutti, e avrebbero potuto darci la spinta per indirizzare la contesa nelle nostre mani. I nostri errori ci hanno portato a cali di concentrazione in difesa e, in generale, a un terzo quarto disastroso. Nell’ultimo abbiamo tentato di riprenderla ma ci è mancata la forza. Fa male, perché eravamo padroni del gioco. Perdere la bussola così è logorante».
Quindici punti di vantaggio sprecati nel terzo quarto. Un minimo comun denominatore della stagione o ansia da playoff? È stata la miglior Folgore, al pari di quella vista nella gara con Solofra. Forse i primi due quarti sono i migliori di sempre. Anche nella regular season, appunto con Solofra, una gara simile, nella quale siamo stati molto più bravi a gestire. Due gare altalenanti, dall’esito diverso. Oggi invece il calo è stato troppo vistoso per essere recuperato.
Un’annata che la Folgore termina, da neopromossa, al primo turno dei playoff: «Dobbiamo rimanere soddisfatti, e possiamo fare e faremo di meglio l’anno prossimo. Magari non ci saranno gli infortuni di questa stagione, e avremo un bagaglio esperienziale maggiore. I ragazzini hanno iniziato a giocare bene. Torre si è comportato da senior, anche oggi. Sono orgoglioso della sua crescita, ha sedici anni e si gioca un playoff in questo modo. È quello che noi vogliamo, coinvolgere il settore giovanile e crescere tutti insieme».
L’emozione più bella? «La reazione che abbiamo avuto dopo gli infortuni. Avevamo partite importanti da vincere e ci siamo riusciti, pur non essendo al cento percento. Un bel momento di forma. Con Solofra l’apice: abbiamo vinto dopo aver ceduto punti a squadre più basse in classifica di noi. Un motivo di orgoglio che ci ha permesso di risalire, fino a oggi».

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