Al 43enne imprenditore nel settore dei supermercati, uomo di punta di Giuseppe De Mita, tutto l’Udc ha chiesto di candidarsi a sindaco. Possibile un’ampia convergenza sul suo nome


Ha 43 anni, è sposato ed ha due figli. Di professione è imprenditore nel settore dei supermercati (gestisce diversi punti Conad nel salernitano). È questo, in estrema sintesi, il ritratto di uno dei più accreditati tra i candidati a sindaco nel Comune di Castel San Giorgio.

L’aspirante sindaco ha un nome che non è affatto sconosciuto nella cittadina dell’Agro: si chiama Franco Longanella, ed è nipote dell’ex sindaco. La scelta si farà a giorni tra i gruppi alleati con l’Udc, ma la possibilità che ci sia un’ampia convergenza su di lui è concreta.
«In verità – si schernisce l’imprenditore, che è componente del direttivo regionale dell’Udc ed è uomo di fiducia di Giuseppe De Mita – come partito abbiamo lavorato in questi mesi insieme ad altri gruppi e singoli operatori politici, appartenenti in particolare all’area del centro-sinistra, a una piattaforma programmatica comune. Stiamo continuando a dialogare con quei movimenti civici che condividono il nostro stesso approccio programmatico e la volontà di costruire una lista che garantisca una prospettiva di cambiamento e rinnovamento per il nostro Comune. In questa fase delicata – continua Longanella – gli amici del direttivo dell’UDC mi hanno chiesto la disponibilità a rappresentare il partito come candidato sindaco».
A Franco la politica non è sconosciuta: «Negli anni ’80 seguivo il mio papà nelle sezioni del partito comunista, e anche io sono cresciuto con idee di sinistra. Crescendo, poi, specialmente da imprenditore mi son reso conto che molte cose non erano adeguate alla nostra realtà, per cui sono arrivato all’Udc. Mi piace dire che, con i gruppi con cui stiamo dialogando, abbiamo trovato una serie di punti in comune che costituiscono la parte importante del nostro programma. Per esempio, l’adesione dei candidati al codice etico del buon amministratore, per una scelta chiara di trasparenza e rispetto nei confronti dei cittadini; la necessità di arrivare ad una rapida conclusione dell’iter di approvazione del Piano Urbanistico Comunale; la volontà di dare una riorganizzazione complessiva della macchina amministrativa comunale che garantisca risparmio e una maggiore efficienza dei servizi; dare particolare attenzione alle opere pubbliche già progettate e finanziate dalle precedenti amministrazioni, in particolare nel settore dell’edilizia scolastica; valorizzare i beni appartenenti al patrimonio comunale (a partire da Villa Calvanese); migliorare la capacità del Comune di accedere ai fondi europei messi a disposizione della Regione, e di promuovere forme di collaborazione pubblico-privato attraverso project-financing; infine, ma non come ultima cosa, dare un’attenzione particolare alla tutela dell’ambiente, al sociale e alla cultura».
– Se Franco Longanella diventasse sindaco, quale cosa farebbe tra le prime?
«Interverrei sul sociale, creando una sorta di primo soccorso sociale destinato a “chi non può”, avvalendomi del volontariato di professionisti cittadini, soprattutto tra i candidati indipendentemente dal risultato di successo o meno raggiunto. Perché se si sono candidati avevano voglia di lavorare per la città ed è giusto che lo facciano in ogni caso. E quindi medici, psicologi, ma anche docenti che offrano sostegno di doposcuola e sportivi qualificati che permettano ai ragazzi attività fisica».

Lascia un commento