Cari amici lettori,
l’intera redazione, insieme a me, intende augurarvi una Pasqua serena, da trascorrere in famiglia e, magari, nel rispetto delle tradizioni nocerine.
Certo, siamo tutti un po’ in ansia: Erdogan sta per diventare, con il voto di domani, il padrone assoluto della Turchia; è in bilico la vicenda della Corea del Nord, con il dittatore pazzo Kim Jong-un intento a mostrare i muscoli all’altrettanto fuori di testa Donald Trump, ci preoccupa e non poco. Anche perché si parla di usare le atomiche. Da un capo e dall’altro di questo tiro alla fune non ci sono però Gorbaciov e Regan, per citare due protagonisti della passata corsa agli armamenti, ma un folle ed un uomo che risponde ai comandi delle industrie delle armi.
Ma ci amareggia anche che il rivoluzionario papa Francesco, a tanto tempo dal suo insediamento, sia stato ancora messo nelle condizoni, durante la via Crucis di ieri, di dichiarare: «Vergogna per tutte le volte che noi vescovi, sacerdoti, consacrati e consacrate abbiamo scandalizzato e ferito il tuo corpo, la Chiesa; e abbiamo dimenticato il nostro primo amore, il nostro primo entusiasmo e la nostra totale disponibilità, lasciando arrugginire il nostro cuore e la nostra consacrazione». Riuscirà quest’uomo durante il suo papato a raddrizzare mali che stanno devastando e rendendo priva di ogni credibilità la Chiesa “cattolica apostolica romana”?
Non abbiamo soluzioni per questi problemi, e se le avessimo saremmo troppo piccoli per poterle suggerire a chi “conta”. Per questo, in parte rassegnati, cercheremo, senza nascondere la testa nella sabbia, di goderci il calore dei nostri cari per i prossimi due giorni, nel corso dei quali il giornale non sarà aggiornato.
Torneremo con voi martedì, con lo stesso entusiasmo di sempre, che viene alimentato dal fatto che sempre in numero maggiore ci seguite.
Buona Pasqua!
Gigi