A Pagani, alla Baccaro Art Gallery, l’ex bancario maestro in falsi d’autore mette in mostra opere ispirate per buona parte alla tecnica caravaggesca
di Nino Maiorino
Fino al 30 aprile sono esposte, presso la Baccaro Art Gallery di Pagani, le immagini pittoriche del maestro Antonio Striano di Pagani, ex bancario con l’hobby della pittura, specializzato in particolare nei “falsi d’autore” che riesce a realizzare con rara maestria.
Sono solo otto le tele esposte, delle quali alcune di grandi dimensioni, tutte ispirate a temi religiosi. Tra esse la “Passione di Cristo” che dà anche il titolo alla esposizione: una grande tela dipinta con la tecnica attribuita al celebre Michelangelo Merisi detto il Caravaggio.
«Otto tele dal forte valore simbolico e misterico sono state sufficienti a rendere questa “piccola” mostra, viva e vibrante» come afferma il recensore della stessa, il dottor Gerardo Sinatore, anch’egli paganese ed ex bancario. Che prosegue: «Ad aprirne l’itinerario è la “Natività”, un’opera del 1602, che insieme alla “Flagellazione” e “San Matteo e l’Angelo”, fanno del Caravaggio il soggetto e allo stesso tempo “l’oggetto” stesso della mostra. Contemporaneo di Giordano Bruno e di Tommaso Campanella, il Caravaggio, rinascimentale “Genio della Luce” con una vita rocambolesca di delitti, sbornie, amplessi, giochi d’azzardo ed evasioni, visse nell’umore riformatore del Concilio di Trento ed ebbe tra i suoi protettori, nonostante la sua notoria indisciplina, uomini tra i più potenti del tempo come il marchese Giustiniani e il Cardinale Borromeo, suo committente e fervido protagonista della Controriforma».
Una mostra particolarmente toccante che, per il carattere squisitamente religioso delle opere, ben si adatta al periodo pasquale che stiamo vivendo, e che esercita il profondo coinvolgimento dei visitatori: da non perdere.