Solo pochi gli scettici presenti alla riunione tenutasi nella parrocchia di Maria santissima di Costantinopoli, a Pecorari. Cresce la voglia di referendum
È stato pacato e costruttivo ieri sera il clima dell’incontro tra la parrocchia di Maria santissima di Costantinopoli ed i rappresentanti del comitato per il referendum sulla fusione delle due Nocera.
La serata, organizzata da don Roberto Farruggio e moderata da Massimiliano Fasolino componente del comitato, ha visto gli interventi del professor Antonio Pecoraro che ha illustrato la continuità storica tra le due Nocera, e del pittore nocerino Antonio Salzano che ha spiegato invece la continuità artistica che lega le due città. Al dottor Giancarlo Di Serio, invece, è toccato illustrare gli scopi del comitato e l’iter normativo previsto per giungere la fusione tra comuni, e nel caso delle due Nocera.
È seguito quindi un dibattito con i partecipanti alcuni dei quali si sono detti convinti la necessità di procedere alla fusione per creare una città nuova, più grande e più forte, che faccia da punto di riferimento di tutto il comprensorio. Qualche intervento più scettico ha evidenziato la paura di Nocera Superiore di diventare periferia del nuovo Comune. A questa obiezione i rappresentanti del comitato per il referendum hanno evidenziato che la vera sfida è quella di immaginare un nuovo Comune che, attraverso il nuovo statuto ed il progetto di fattibilità sulla fusione, sposti il proprio asse centrale proprio in direzione di Nocera Superiore localizzando lì servizi ed attività e quindi rivitalizzando un centro abitato che attualmente rischia di essere periferia di sé stesso.