Gara maschia e avara da emozioni quella decisa dalle reti di Picci, di marca gialloblù, e del rossonero Coppola. Le foto più significative della sfida tra molossi e murgiani
di Marco Stile
La Nocerina pareggia 1-1 in casa contro il Gravina in un match davvero povero di occasioni da gol e di spettacolo. Ospiti in vantaggio grazie alla punizione di Picci, che punisce un Cetrangolo delittuosamente responsabile; la rete di Mario Coppola serve agli uomini di Simonelli per non perdere il terzo posto, proprio a favore dei murgiani. Ecco le immagini più significative della gara di domenica.
Il match del “San Francesco” si è giocato in un’atmosfera a dir poco surreale. Il provvedimento scattato subito dopo la gara con l’Herculaneum della domenica precedente ha reso l’impianto nocerino un deserto. Spettatori una ventina di persone, tra dirigenti e accompagnatori accreditati in tribuna. Peccato: avremmo voluto una giornata di festa, con tanti tifosi ospiti.
Giulio Cetrangolo, classe 1997, è di nuovo chiamato a difendere la porta rossonera. Chissà cosa gli è successo quando, sul gol del Gravina, arrivato su punizione non proprio irresistibile di Picci, il giovane estremo difensore si fa passare la palla tra le braccia, facendosi bucare da una conclusione piuttosto centrale e prevedibile. La luce del sole lo ha accecato? Speriamo non gli ricapitino infortuni simili.
Il capitano del Gravina Michele Anaclerio guida la difesa dei murgiani. 35 anni, una carriera passata sui campi di Serie B e terza serie, da buon calciatore d’esperienza guida a gran voce una retroguardia apparsa granitica. Il numero 6 gialloblù incita spesso in dialetto barese i propri compagni, mostrando una grande leadership. In foto, lo sconforto del rossonero Girardi, decisamente in giornata no, e sostituito dopo 45’ da De Julis.
Il momento esatto in cui Mario Coppola sferra il colpo che vale il pari della Nocerina. Un bel destro da fuori area regala al centrocampista rossonero, figura imprescindibile per la squadra di Simonelli, il primo gol stagionale. Uno dei pochi a sudare davvero la maglia rossonera, con palloni recuperati in ogni parte del campo. Davvero da premiare.
Partita molto maschia, con tanti contrasti in tutte le zone di gioco, e un ritmo alquanto spezzettato da alcuni falli di troppo. L’esterno rossonero Giuseppe Gargiulo va a sbattere contro un avversario, trascinandosi fuori. Dapprima chiede scusa, poi sbuffa e va via, per riprendere la propria posizione in campo. Non è stata esattamente una gara spettacolare e giocata in punta di fioretto.
La copertina la merita l’allenatore del Gravina Tony Deleonardis. Il tecnico gialloblù, dopo un contrasto deciso, urla a un suo giocatore “E dài, dagli la mano, chiedi scusa…è una partita di calcio!”. Se non altro è il lato positivo delle porte chiuse: si ascoltano i dialoghi in campo.
E quando gli scambi di battute tra il mister e i propri calciatori sono questi è sempre bello poter constatare che il pallone non sia fatto solo di schiamazzi, insulti e rabbia ingiustificata.