Il brutto stop con la Gelbison ha distrutto le ambizioni di primato dei molossi. Il Torneo di Viareggio offre una domenica vuota per riordinare le idee. Come si fa?

di Marco Stile

Un mucchio di polvere nelle mani. Questa, dopo ventisei partite di campionato, la sensazione che hanno i tifosi della Nocerina. Atterriti dalla pesante débacle di domenica scorsa, quando i molossi di Gianni Simonelli hanno ceduto le armi a una Gelbison gagliarda, e capace di portare a casa il risultato con grinta e ardore, oltre che con ordine tattico.

Sì, il carattere, proprio ciò che è evidentemente mancato alla compagine rossonera nello scontro con i cilentani. Che ha affossato, molto probabilmente in maniera definitiva, le fievoli speranze di rincorrere il Trastevere capolista, che a otto giornate dal termine e dieci punti di vantaggio vede il sogno sempre più vicino. Da cosa ripartire?
Dalla brutta figura. Una partita di quel genere non può e non deve ripetersi. Non lo meritano i tifosi, non lo merita la società. Non lo meritano neppure gli stessi ragazzi, che hanno fin qui disputato un campionato comunque dignitoso, toppando solo in poche occasioni da quando c’è Simonelli al timone.
Da quanto di buono fatto finora. Azzardato definire una stagione come questa come ‘fallimentare’. Non dobbiamo dimenticare che, nonostante ci si chiami Nocerina, si è pur sempre una neopromossa. Al netto delle grandi ambizioni, di una rosa di valore comunque superiore a tante altre, e pensata per vincere, da ammissione della stessa società. È bene ricostruire ciò che si è fatto con grande umiltà e voglia di migliorare. Mancano otto partite e il campionato va onorato fino alla fine.
Dalla chimera playoff. Il regolamento della Serie D è alquanto rocambolesco a tal proposito. Ogni seconda classificata affronterà la quinta del proprio girone in gara secca sul proprio campo; ogni terza classificata se la vedrà parimenti con la quarta del proprio girone. Le vincenti di queste due gare si affronteranno in finale in gara unica.
Se il regolamento di base non risulta particolarmente contorto, è quanto segue che stupisce. Al termine dei playoff del proprio girone le nove vincenti degli spareggi di ogni girone saranno inserite in una graduatoria generale secondo i seguenti criteri: punti ottenuti in campionato, piazzamento in classifica, piazzamento nella graduatoria della Coppa Disciplina. A questo va aggiunto il fondamentale requisito della solidità economica, e potrebbero contare anche bacino d’utenza e storia sportiva.
Vien da sé come l’ipotesi del ripescaggio in Lega Pro non sia propriamente facile da percorrere, almeno sulla carta. Resta però l’unico obiettivo realisticamente raggiungibile a fine stagione. Fondamentale non perdere contatto col Bisceglie, che al momento occupa la seconda posizione, con due punti di vantaggio sui molossi. Lo scontro diretto è in casa, alla penultima giornata. Conquistare il secondo posto è una priorità assoluta. Credere in questo gruppo e in mister Simonelli non ci costa nulla. Riparti, Nocerina. Chi si ferma è perduto.

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