Promosso dal Consiglio dell’ordine degli avvocati di Nocera e dal Consiglio di disciplina per il distretto della Corte d’appello di Salerno, l’incontro ha coinvolto professionisti dei fori di Nocera, Salerno e Vallo della Lucania
di Rosa Soldani
Un evento formativo rivolto agli operatori del diritto sul tema della deontologia professionale, dell’etica e della morale nella professione forense: di questo si è discusso questa mattina a Pagani nell’auditorium sant’Alfonso, scelto come teatro dell’incontro dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Nocera Inferiore, insieme al Consiglio di disciplina per il distretto della Corte d’appello di Salerno, non certamente a caso.
I temi dell’etica e della morale nella professione forense, sempre di grande attualità, sono stati infatti caposaldo della vita professionale del giovane Alfonso de’ Liguori, avvocato a sedici anni e per scelta già fuori dai tribunali all’età di ventisette dopo aver conosciuto la disonestà, anche nel mondo giuridico, che fu unica ragione della sua soccombenza in una importante causa per la rivendicazione dello storico feudo di Amatrice. Il decalogo di regole professionali alfonsiane è improntato a parametri di lealtà, correttezza, prudenza cui ancora oggi il buon avvocato, e prima di tutto l’uomo buono, deve ispirarsi, secondo canoni di disciplina e onestà che non hanno tempo, né fine. Relatori l’avvocato Aniello Cosimato, presidente dell’Ordine degli avvocati di Nocera Inferiore e promotore dell’evento insieme all’avvocato Matteo Baselice, Maurizio de Tilla, civilista e presidente emerito dell’ordine di Napoli, l’avvocato Francesco Tata, il giudice Anna Allegro del tribunale di Nocera Inferiore, che in rappresentanza della propria categoria professionale ha posto l’attenzione sull’etica e la morale in magistratura, e il superiore della congregazione dei redentoristi di Pagani padre Luciano Panella, che ha più ampiamente analizzato la figura dell’avvocato Alfonso de’ Liguori e i suoi precetti morali nella professione forense. In chiusura del convegno tutti i professionisti intervenuti hanno potuto visitare il vicino museo e la biblioteca alfonsiana che, grazie al santo avvocato, raccoglie anche molti importanti e antichissimi testi giuridici, tra cui una versione del «Corpus Iuris Civilis» di Giustianiano, trattato di diritto romano, antesignano dei nostri codici moderni.