Presentato in conferenza stampa un piano di riorganizzazione per l’anno 2017/2018: verranno costituiti 5 istituti comprensivi che includeranno scuola dell’infanzia, scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

di Virginia Vicidomini

Presentazione del piano di dimensionamento e di riorganizzazione della rete scolastica per l’anno scolastico 2017/2018: questo in sintesi l’oggetto della conferenza stampa svoltasi stamani a Palazzo di Città.

Il piano si sostanzia in una diversa configurazione delle scuole del primo ciclo, attualmente quattro circoli didattici e due scuole secondarie di 1° grado, in 5 istituti comprensivi. Gli istituti scolastici interessati da questa riorganizzazione sono le scuole dell’infanzia, le scuole primarie e le secondarie di primo grado. Il primo istituto comprensivo, ad esempio, abbraccerà le scuole dell’infanzia di via Cucci e via Origlia, la scuola primaria di via Cucci e la scuola secondaria di 1°grado Solimena/De Lorenzo (sede centrale).  
Il progetto è frutto di sinergia e collaborazione: è stato individuato un gruppo di lavoro all’interno della Consulta della scuola, composto dai dirigenti scolastici, dai rappresentanti dei genitori degli alunni, dall’assessore alla cultura e dal funzionario responsabile del servizio pubblica istruzione. Considerando anche la presenza di un secondo circolo didattico sottodimensionato e assegnato in reggenza da diversi anni, si è proceduto ad una necessaria razionalizzazione.  
«Il nuovo piano rappresenta una risistemazione attesa da tempo e un tassello molto importante anche per il grado di coinvolgimento sociale sul territorio – ha affermato il sindaco Manlio Torquato, soddisfatto per il risultato raggiunto, nel rispetto delle linee guida regionali – Il progetto coinvolge una platea di riferimento socialmente rilevante tra dirigenze scolastiche, personale docente, rappresentanze di istituto, alunni e famiglie. Sicuramente sconta un certo disordine dei plessi; abbiamo lavorato sull’esistente. Il criterio riorganizzativo è stato quello del rispetto delle dirigenze, dei posti di lavoro anche del personale docente». Secondo il primo cittadino un risultato democratico, cui si è giunti attraverso un confronto con le parti direttamente interessate.
Del medesimo avviso l’assessore alla cultura Maria Laura Vigliar: «I 5 istituti comprenderanno sia la scuola dell’infanzia, sia la scuola primaria che secondaria di primo grado. Per l’utenza non cambia nulla perché i plessi scolastici rimangono invariati, non sono previsti accorpamenti o soppressioni».  L’assessore ha chiarito che si è cercato, con questa scelta, di stabilire un assetto che potesse dare stabilità nel tempo e rendesse più concreto il principio di continuità didattica. Lo scopo infatti è quello di offrire un percorso formativo organico e completo, dai 3 ai 14 anni di età.
Ad intervenire anche il dirigente scolastico Giuseppe Pannullo: «Il comprensivo è una grossa opportunità: la scuola ha i tempi giusti per individuare le migliori strategie per risolvere eventuali problemi. Bisogna lavorare per creare una vera comunità professionale aperta a raccogliere suggerimenti».

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