Il tecnico rossonero non ammette giustificazioni alla pessima prova dei suoi, battuti in casa dalla Gelbison: «Eravamo incredibilmente scarichi mentalmente». Il trainer degli ospiti Alfonso Pepe si gode l’impresa: «Prestazione superlativa»

di Domenico Pessolano

Non sembra esserci fine alla crisi della Nocerina, battuta per due a zero in casa dalla Gelbison. Prestazione totalmente insufficiente quella dei rossoneri, finiti a meno dieci dal Trastevere capolista e, quindi, definitivamente fuori dalla lotta per il primo posto.

Lo sa bene l’allenatore della Nocerina Giovanni Simonelli che, principalmente, ha parlato del faccia a faccia avuto con un gruppo di tifosi rossoneri a fine gara: «Inevitabilmente, hanno mosso contro di noi molte critiche. Del resto, dobbiamo ammettere che, quest’oggi, la mia squadra ha giocato una pessima partita, non riuscendo mai a rendersi pericolosi. I giocatori hanno messo in campo pochissima grinta, e di ciò mi assumo ogni responsabilità». Il tecnico rossonero, visibilmente amareggiato, è apparso abbastanza vago sul come invertire la rotta e riscattarsi nelle prossime e ultime otto partite di campionato: «In questi momenti è difficile fare programmi in vista del futuro. Credo che dobbiamo fermarci tutti a riflettere per affrontare questa crisi sin dalle radici».
Contrariamente alla delusione del prof di Saviano, è raggiante ed estremamente fiero dei suoi giocatori l’allenatore della Gelbison Alfonso Pepe: «Abbiamo giocato una gran partita, riuscendo ad ottenere tre punti pesantissimi ai fini della nostra classifica che, dopo un periodo molto complicato, sta ricominciando a sorriderci». Al contempo, il tecnico dei cilentani ha anche espresso il suo giudizio sulla Nocerina, squadra in evidente difficoltà sotto tutti gli aspetti: «Dispiace vedere una compagine così blasonata contestata dai tifosi e sempre più lontana dall’ingresso per la porta principale nel mondo dei professionisti. La Nocerina e i suoi sostenitori meritano ben altri palcoscenici».

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