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Come anticipato dal Risorgimento Nocerino, ieri sera alla trasmissione Mediaset la vicenda dell’ex ranger degli Alpini vittima del’uranio impoverito usato dall’Esercito Italiano

Ve lo avevamo anticipato raccontandovi la storia di Antonio Attianese, il 39enne di Sant’Egidio Monte Albino che dal 2004 ad oggi ha subito ben 35 interventi per un cancro alla vescica, poi estesosi anche al rene destro, causatogli dall’uranio impoverito usato nelle armi dell’Esercito Italiano nelle missioni in Afghanistan, nell’Est europeo ed in altre occasioni.

Striscia la notizia ieri sera ha mandato in onda un servizio con l’intervista ad Antonio, padre di due bimbi di 5 e 6 anni, dove per la prima volta sono state rese pubbliche le registrazioni delle minacce subite dall’ex ranger da parte dei suoi superiori per indurlo al silenzio sulle cause della sua terribile malattia, che, ricordiamo, fino ad ora lo ha portato a perdere la vescica e il rene destro oltre che a subire una serie di quasi cento ricoveri.
Attualmente Antonio è in terapia chimica sperimentale insieme a pochissimi in Italia. Una terapia di cui al momento si ignorano anche gli effetti collaterali, ma che è ormai l’ultima spiaggia per sperare di superare il terribile cancro che sta devastando l’esistenza di quest’uomo pieno di vita che, malgrado le avversità, non ha perso la voglia di combattere per la sua sopravvivenza.
Si spera ora che il clamore mediatico suscitato dal nostro articolo e, soprattutto, dal servizio di “Striscia la notizia” possa aiutare Antonio e gli altri 4000 militari ed ex militari ammalati di tumore per l’uranio impoverito ad ottenere quell’assistenza e quei risarcimenti che lo Stato continua a negare. Senza parlare dei trecento soldati che purtroppo sono già deceduti per il medesimo motivo.

Io, soldato, 39 anni, tradito dallo Stato che ho servito con amore il nostro articolo dei giorni scorsi

Clicca qui per vedere il servizio di “Striscia la notizia” andato in onda ieri sera

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