Dieci vittorie nelle ultime tredici gare non hanno convinto i tifosi molossi a sostenere con maggiore entusiasmo la propria squadra. Troppo pochi i circa 500 spettatori registrati nell’ultima uscita
di Valerio D’Amico
Dieci vittorie, due ottimi pareggi esterni e una sola sconfitta nelle ultime tredici partite: è questo il bilancio della Nocerina da quando Gianni Simonelli ha sostituito in panchina Vincenzo Maiuri. Un bottino, tutto sommato, più che positivo, se si considera che la società di via Matteotti, nonostante il suo blasone e i 107 anni di vita da poco celebrati, è una neopromossa a tutti gli effetti.
Cuomo e compagni sono all’inseguimento della matricola Trastevere, che guida la classifica con 50 punti, quattro in più della Nocerina stabilmente seconda con un vantaggio di tre lunghezze dall’inseguitrice più diretta, il Bisceglie. La nota stonata è rappresentata dallo scarso amore mostrato da una tifoseria, come quella molossa, etichettata da sempre calorosa e passionale. Se si esclude lo zoccolo duro, sempre vicino ai propri beniamini sia in casa che fuori casa, il resto del pubblico nocerino, sin dalle prime uscite, si è mostrato piuttosto restio ad affollare le gradinate del “san Francesco”. Un dato che fa piuttosto riflettere, a maggior ragione se si considera che per strada, nei vari luoghi di aggregazione e, soprattutto sui social, sono in tantissimi a discutere delle sorti della propria squadra del cuore, improvvisandosi, come sempre più spesso capita, allenatori e direttori sportivi. Se si aggiunge che nelle ultime apparizioni casalinghe si è avvertito più di qualche mugugno rivolto a staff tecnico e calciatori, si intuisce che in questa stagione la torcida rossonera quasi mai si è rivelata il dodicesimo uomo in campo. Un’amara constatazione, in un momento della stagione in cui la spinta del pubblico potrebbe rivelarsi decisiva per risolvere partite intricate, contro avversarie ostiche che gettano il cuore oltre l’ostacolo per ben figurare e portare a casa qualche punticino da un impianto prestigioso come il “san Francesco”. La speranza dei dirigenti e dei protagonisti sul campo è che, già dal prossimo impegno tra le mura amiche contro il Nardó, che ci si augura possa coincidere anche con un miglioramento delle condizioni atmosferiche, si possa avere un incremento di presenze allo stadio, per contribuire in maniera incisiva a riportare la Nocerina in categorie che le competono. Uniti si può!