Il campione di Nocera Superiore fermato quando aveva la vittoria in pugno per un comando di stop combattimento che invece proveniva da un tatami vicino al suo
Un banale disguido, una voce male interpretata, è costato a Carmine Di Loreto, il campione di judo di Nocera Superiore, una medaglia d’oro ormai conquistata ai campionati assoluti che si sono tenuti a Roma nel fine settimana.
Carmine, dopo due mesi di fermo forzato per due incidenti subiti, e ben 8 chilogrammi in più accumulati per l’impossibilità di tenere regolari allenamenti, aveva smaltito tutto in venti giorni, e stava conducendo l’incontro. Ad un tratto ha udito chiaramente il comando “mate”, che gli arbitri danno quando è necessario stoppare per qualche motivo il combattimento, e l’avversario lo ha atterrato, soffiandogli la medaglia. Grande la delusione del campione nostrano quando si è reso conto che il comando veniva da un tatami vicino e che gli restava solo la consolazione di un argento.
Carmine Di Loreto avrà però prestissimo la possibilità di rifarsi: è stato infatti immediatamente convocato per la world cup di judo che si terrà, sempre a Roma, a partire dal 18 febbraio. Questa volta, ci auguriamo, non ci saranno “mate” sbagliati. Vi aggiorneremo sui risultati.