Nasce a Grottammare un’associazione nazionale per coordinare le iniziative sull’unificazione di Comuni italiani, e il sodalizio cittadino entra a farne parte

E’ nata a Grottammare, in provincia di Ascoli Piceno, lo scorso 28 gennaio, e si chiama associazione per la fusione Comuni – coordinamento nazionale (FCCN).

Ha lo scopo di dare una voce più forte e compatta a tutti i comitati che localmente promuovono le fusioni di Comuni come strumenti di ottimizzazione e di sviluppo attraverso l’Italia. A farne parte è entrato anche il comitato per il referendum sulla fusione tra i Comuni di Nocera Inferiore e di Nocera Superiore.
Al convegno fondativo hanno partecipato delegazioni provenienti da molte parti d’Italia: Piemonte, Liguria, Lombardia, Sardegna, Lazio, Puglia, Campania e Calabria, oltreché Marche. I lavori si sono conclusi con la firma dell’atto costitutivo e dello statuto della nuova associazione.
Che cosa farà FCCN? Le sue attività si svolgeranno lungo tre assi principali: rappresentare i propri soci presso le più alte istituzioni per farne crescere l’attenzione e sollecitare maggiore supporto, sostenere le attività dei comitati presso le istituzioni locali e regionali anche mediante interventi autorevoli e predisporre e diffondere presso i propri soci informazioni ed esperienze utili alla promozione delle fusioni presso le varie parti interessate.
Presidente del coordinamento sarà Antonello Barbieri, del comitato Valle Scrivia in Liguria, mentre il vicepresidente sarà Emilio Torri, coordinatore del comitato AMIunaCittà di Ivrea. Carlo Clementoni del comitato Città Grande è stato nominato segretario.
Il convegno fondativo è stato aperto con la lettura degli auguri di buon lavoro da parte del presidente dell’ANCI (l’associazione Nazionale dei Comuni d’Italia), Antonio Decaro (nella foto). Tra gli interventi, numerosi e di notevole interesse, quello entusiasta sull’esperienza di unione tra Comuni di Daniele Ruscigno, sindaco di Valsamoggia, il Comune nato tre anni fa dalla fusione di cinque municipalità facenti parte dell’attuale città metropolitana di Bologna.

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