L’iniziativa, pienamente appoggiata dal Rettore Tommasetti, è frutto del lavoro della professoressa Giulia Savarese, ed è aperta anche a persone che vogliano conoscere meglio il loro “io”

di Carla Maiorino

È partito il primo febbraio a Baronissi un corso-laboratorio gratuito, promosso dalla Commissione Disabilità/DSA dell’Università degli Studi di Salerno, diretto agli studenti disabili o con esigenze educative particolari, e a tutte quelle persone che vogliono avere la consapevolezza di sé e del proprio “Io”. Titolo dell’iniziativa è “Mindfulness Emotivemind and Physicaltraining“.

La location scelta è il Centro sportivo dell’Ateneo, vicino al campus di Baronissi. L’idea è partita dalla professoressa Giulia Savarese, docente di psicologia dello sviluppo presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Salerno, delegato del Rettore per le disabilità/DSA, in collaborazione con il Centro Universitario Sportivo dell’Università degli Studi di Salerno.
Il progetto è stato presentato nella sala Biagio Agnes, insieme al Magnifico Rettore Aurelio Tommasetti, il quale ha posto l’accento sull’importanza di prendersi cura di ogni studente, con o senza disabilità, ribadendo che lo “Sport è vita” e dà la possibilità alle persone con handicap e disabilità di integrarsi e adattarsi pienamente.
Accanto a lui, la professoressa Giulia Savarese, che oltre ad essere mamma è particolarmente attiva nel sociale e sempre pronta ad aiutare gli altri, e che da anni si occupa di queste tematiche e lotta contro i pregiudizi delle persone. «Lo studente – ci dice Giulia Savarese – in primis è una persona, non un numero, una matricola. Non è importante solo la didattica, per quanto eccellente sia, ma è fondamentale la persona in sé. Il vero problema dei ragazzi con disabilità è come gli altri li vedono e li pensano diversi. Uno studente disabile deve essere aiutato a superare le sue barriere e i pregiudizi di chi gli è accanto, pregiudizi che pesano. Ed è proprio attraverso spettacoli teatrali, balli, l’arte, lo sport e la meditazione, che tutto ciò viene fuori. Ognuno di noi ha delle diversità e, capire ciò, aiuta ciascuno di noi a normalizzare le proprie specialità e a sentirsi meno diversi».
Giulia Savarese spiega che la mindfulness viene utilizzata anche dopo i percorsi di consueling psicologico, rendendo l’approccio molto interessante.
Questo corso è gratuito ed aperto a tutti. Inizierà il primo febbraio 2017 e terminerà il 18 gennaio 2018. Si terrà ogni mercoledì per due ore. Ad agosto ci sarà la sospensione del corso, per la pausa estiva.
Il suo obiettivo è far meditare su se stessi e sul proprio corpo, un vero e proprio training autogeno-emotivo, che attraverso lo sport fa prendere consapevolezza di sé e fa valutare il proprio corpo in maniera diversa, recuperando le nostre sensazioni e, riabilitando il corpo alle stesse, una vera e propria rieducazione. Tutto al fine di sollecitare il confronto con gli altri, importante per la crescita di ogni individuo.
Lo psicologo Jean Piaget diceva: «l’obiettivo principale dell’educazione nelle scuole dovrebbe essere quello di creare uomini e donne che siano capaci di fare cose nuove, non soltanto di ripetere ciò che le altre generazioni hanno fatto».

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