Ieri in aula consiliare illustrato uno strumento indispensabile per fronteggiare le emergenze nelle aree a rischio. L’architetto Ferrara: «Bisogna creare la cultura della prevenzione»
di Virginia Vicidomini
Presentato ufficialmente ieri, presso l’aula consiliare del Comune, il piano comunale di protezione civile, redatto dall’ufficio comunale di protezione civile diretto dall’architetto Antonio Giordano, con il supporto dell’architetto Giuseppe Ferrara, esperto del settore.
Ad introdurre la presentazione, avvenuta in concomitanza con il corso di formazione per i volontari del nucleo comunale di protezione civile, il sindaco Manlio Torquato: «Segniamo una tappa significativa, in ordine alle attività di prevenzione, assistenza e soccorso in caso di emergenze e di calamità naturali». Il piano, approvato in consiglio comunale lo scorso luglio, è stato realizzato grazie a fondi regionali rientranti nell’ambito del P.O.R. Campania FESR (Fondi Europei di Sviluppo Regionale) 2007/2013. «Il Comune di Nocera è uno di quelli che tagliano per primo questo importante traguardo – ha continuato il primo cittadino – la nostra area è particolarmente critica perché interessata da una serie di fattori di rischio territoriale, soprattutto sismico e idrogeologico». Torquato ha colto l’occasione per dichiarare alla stampa l’assoluta inconsistenza degli interventi svolti da alcuni enti sovraordinati, in particolare il consorzio di bonifica «esperto più in carteggi che in pulizia degli alvei» e quindi l’intenzione di diffidare l’ente.
L’architetto Giuseppe Ferrara, dopo aver ricordato l’attivista Ciro Annunziata, ha presentato una rassegna di eventi calamitosi come il terremoto dell’80, i cui effetti avrebbero potuto essere notevolmente ridotti in presenza di efficaci pianificazioni. Elencati i diversi rischi che interessano il nostro territorio, tra cui quello sismico, idrogeologico, vulcanico. In relazione a quest’ultimo il Comune si trova in “zona gialla”, ossia può essere interessato solo da ricaduta di cenere e lapilli.
«Il piano è in continuo aggiornamento ed è composto da tre parti fondamentali – ha spiegato l’architetto Ferrara – Comprende i rischi, i soggetti che devono intervenire in caso d’emergenza e i comportamenti adeguati da mettere in atto. Nelle prossime settimane andremo in tutte le scuole medie di Nocera per presentarlo. Dobbiamo creare la cultura della prevenzione: questo è un territorio a rischio e dobbiamo convivere con esso». Individuate inoltre venti aree d’attesa: luoghi sicuri di ritrovo e di ricongiungimento per le famiglie, dove recarsi subito dopo un evento calamitoso o dopo un ordine di evacuazione preventiva, e dove ricevere anche informazioni sull’evento e i primi generi di conforto. Le aree d’attesa saranno indicate con appositi cartelli e arriverà in ogni casa una brochure in cui sono elencate le aree e i comportamenti da tenere in caso di rischio terremoto, frane e alluvioni. L’architetto Antonio Giordano ha invece illustrato la ripartizione delle funzioni nelle diverse fasi di allerta e il ruolo svolto dai volontari.
Elenco aree di attesa
1) Area esterna parrocchia san Giuseppe Montevescovado
2) Centro parrocchiale santa Maria del Presepe e parcheggi di via Sarajevo
3) Consorzio di bonifica di via Gabola
4) Parcheggio Metropark – via Nicola Bruni Grimaldi
5) Piazza De’ Santi e piazza Guglielmo Salierno
6) Nuovo asilo nido comunale – via Paolo Giovio
7) Parco giochi – via san Pietro
8) Parcheggio IPSAR – via Napoli
9) Parcheggio e parco giochi via Borsellino
10) Parco Cupa del Serio – Piedimonte
11) Parcheggio di fronte ristorante Crispo via Villanova
12) Area industriale Fosso Imperatore
13) Scuola elementare – via Fiano
14) Istituto scolastico via De Curtis – Cicalesi
15) Piazza del Corso
16) Parcheggio via Barbarulo
17) Area circostante magistrale Galizia e parcheggio piazza Maestri del Lavoro
18) Area Montevescovado IACP
19) Area mercatale – viale san Francesco
20) Area circostante scuola “Giuseppe Marrazzo”, Casolla