Chiuso un anno intenso di attività per il noto pianista cittadino, che ha avviato anche due importanti iniziative con l’Accademia Musicale Nocerina e le scuole “San Giuseppe Calasanzio”
di Rosalba Canfora
Si può considerare concluso con il concerto tenutosi al teatro Diana il 5 gennaio scorso, organizzato dal Rotary Club Nocera Inferiore-Sarno in collaborazione con l’Accademia Musicale Nocerina e il patrocinio del Comune, un anno di appuntamenti con la musica colta che, a diverso titolo, vede protagonista il presidente dell’Accademia Musicale Nocerina, Pietro Sellitto.
-I suoi concerti sono come un “viaggio” nella musica classica, sacra, strumentale, napoletana che, fin dalle prime note, cattura l’attenzione del pubblico, anche quello meno preparato all’ascolto della voce di soprani e tenori. Come lo spiega?
«E’ importante far conoscere l’opera a tutti, specialmente a quelli che non la sceglierebbero temendo che possa essere incomprensibile; il posto migliore per proporla credo sia la chiesa piuttosto che il chiostro e la piazza, luoghi dove si sentano a proprio agio e il modo più fruibile quello di associarla alle più belle canzoni della tradizione napoletana e sacra».
Dunque, era novembre 2015 quando il maestro accompagnava in concerto la talentuosa violoncellista Raffaella Cardaropoli, nella cornice del monastero di Sant’Anna di Nocera Inferiore; sempre qui, ospitava il duo Mansueto-Venezia e il duo Rossini dei maestri Massimo Trotta e Lucio Grimaldi; a luglio l’orchestra col coro debuttava nel “concerto d’estate” nella piazzetta di Cicalesi e a settembre il pianoforte nero entrava nel suggestivo Battistero Paleocristiano di Nocera Superiore per l’omaggio alla Madonna.
-Un anno di eventi importanti di musica colta, sotto la sua direzione artistica, oltre all’inaugurazione delle scuole pie musicali “San Giuseppe Calasanzio” presso la chiesa dell’Addolorata di Pagani, in collaborazione col soprano Sofia Trapani, sua preziosa compagna di viaggio, e il flautista Francesco Pepe: un progetto volto a rendere lo studio della musica accessibile a tutti. Volendo tirare le somme, è soddisfatto di aver contribuito alla nascita di una nuova cultura musicale a cui mirava quando ha costituito l’Accademia Musicale Nocerina?
«Il merito è dell’ottima collaborazione della nostra “famiglia musicale” – risponde, schivo come sempre – e l’orchestra gioca un ruolo fondamentale perché è disciplina, insegna e permette di fare musica insieme, facendo così da stimolo anche per superare i propri limiti. L’obiettivo è quello di incoraggiare e canalizzare le risorse artistiche del nostro territorio aprendo loro le nostre porte, per evitarne la dispersione. Sono davvero felice, oltre che orgoglioso, di aver dato la possibilità a giovani talenti nocerini e dell’Agro di esibirsi, anche con composizioni originali! Desidero ringraziare in primis mia moglie, Marianna Boffardi, Sofia Trapani e il presidente del Rotary Nocera Inferiore – Sarno, Basilio Fimiani, per l’aiuto in questo progetto comune e, naturalmente, quanti vorranno farlo in futuro».
Le fotografie dell’articolo sono di Rino Sellitti