Il ricordo del nostro redattore Pierluigi Faiella, che con l’attivista ambientalista di Castel San Giorgio aveva stretto un rapporto di stima e collaborazione
di Pierluigi Faiella
Oggi la comunità di Castel san Giorgio si è riunita per dare l’ultimo saluto al professor Francesco “Ciccio” Di Pace. Ho conosciuto il professore soltanto nell’ultimo anno, non bene quanto avrei voluto ma abbastanza per capire che era una brava persona e per conoscere il suo spirito combattivo.
Quando ieri il direttore mi ha comunicato la sua scomparsa ho sentito la necessità di dargli un ultimo saluto. Purtroppo non in casa sua, dove mi apriva con gentilezza il cancello e mi accoglieva nel suo salotto, ma davanti alla chiesa di Santa Maria delle grazie, insieme a tante altre persone che come me e meglio di me l’hanno conosciuto. Ho avuto il piacere di intervistarlo più volte e di ascoltare le sue parole e l’ardore con cui difendeva il nostro territorio, i suoi prodotti, la sua storia e la sua salubrità. Ho conosciuto a posteriori le battaglie in campo ambientale e nel campo dei diritti e della legalità da lui combattute in passato nei ruoli politici ricoperti; lotte alle quali anche nell’ultimo periodo non si era sottratto, restando in prima linea per esempio in Legambiente. Forse manca oggi un politico con il suo entusiasmo e la sua fermezza. Mentre osservavo il corteo funebre che lo portava via dal mondo dei vivi mi sono chiesto come sarà difficile riempire il vuoto che nella nostra comunità resta senza di lui. Poi ho pensato a quello che mi ha lasciato nel poco tempo che ho avuto la fortuna di poter passare con lui. Ho capito che ciò che importa non è ciò che non possiamo più trovare di lui ma ciò che di lui è rimasto in tutti coloro che l’hanno incontrato. Se anche una piccola goccia della sua carica e della sua passione è rimasta nelle persone che oggi erano presenti al suo funerale allora quel vuoto potrà essere colmato e tutto il sudore versato nelle battaglie a lui care non sarà stato sprecato. Grazie e addio professor Di Pace.