Ieri una serata di poesia grazie alla partecipazione di sei noti poeti campani. Molti i componimenti dedicati alla figura femminile in occasione della giornata contro la violenza sulle donne
di Virginia Vicidomini
Proseguono gli eventi culturali organizzati presso la biblioteca “Pucci”: ieri infatti una serata dedicata alla poesia dal titolo “in modi di-versi” con la partecipazione di sei affermati poeti campani, che hanno ottenuto diversi premi e riconoscimenti: Giancarlo Cavallo, Domenico Cipriano, Vera D’Atri, Carlo Di Legge, Raffaele Ragone e Annibale Rainone.
Organizzata con lo scopo di promuovere e diffondere l’arte poetica, la serata si è aperta con i saluti dell’assessore alla cultura, Maria Laura Vigliar, che ha dichiarato di apprezzare molto questo genere letterario, che necessità di una particolare sensibilità e capacità creativa.
«Le biblioteche pubbliche stanno attraversando un periodo di crisi per il cambiamento verso il digitale, per la crisi della carta stampata – ha invece affermato Nicla Iacovino, direttrice della struttura e coordinatrice dell’evento – Ci stiamo attrezzando per questo, facendo in modo che la biblioteca, oltre ad offrire i servizi tradizionali, sia soprattutto un centro di promozione culturale. In parallelo la poesia sta diventando sempre di più un mezzo per la diffusione di messaggi valoriali come la pace e la difesa dell’ambiente».
Protagonista assoluta quindi l’arte poetica, attraverso la lettura di versi di poeti differenti tra loro ma tutti in grado di esprimere, mediante le parole, uno stato d’animo, un’emozione, un ricordo.
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne i poeti hanno voluto rendere omaggio a questa figura con alcune delle poesie declamate, come Domenico Cipriano con tre poesie dedicate rispettivamente alla madre, alla moglie e alla figlia e Vera D’Atri, che ha tracciato una galleria di ritratti femminili tra cui Penelope, Medea e Maria Maddalena. Particolarmente intensi i versi dello scrittore e sceneggiatore Giancarlo Cavallo, con un componimento dedicato alla madre. Il docente e dirigente scolastico Carlo Di Legge, parte attiva nell’organizzazione della serata, ha letto invece quattro poesie di cui la prima d’impronta teologica mentre Raffaele Ragone, autore con una formazione scientifica, ha proposto al pubblico sempre attento e coinvolto, alcuni suoi “esperimenti” poetici in metrica ed in rima. Annibale Rainone, docente e giornalista, ha concluso in leggerezza la rassegna dando ad esempio una definizione di “bacio” in versi. A riprova che questo genere letterario attira anche le nuove generazioni un giovane poeta e studente d’ingegneria informatica di soli 20 anni, Mattia Marino, ha letto un suo componimento: “Lungo le grate rade”.
Una serata che ha celebrato la poesia in tutte le sue forme, arricchita dagli interventi musicali del chitarrista Gerardo Cioffi, che ha eseguito prima la “Bourrée” di Bach, concludendo poi l’incontro con un’autoproduzione.