Presso l’oratorio San Domenico Savio un’opportunità per informare e sensibilizzare su un argomento spesso considerato tabù, organizzata dall’associazione “In famiglia” Onlus

di Virginia Vicidomini

“Insieme per informare: sessualità e disabilità”: questo il titolo del convegno che si è svolto ieri a Nocera Inferiore, presso l’oratorio San Domenico Savio. Un’occasione per sensibilizzare e demolire quei tabù che da sempre circondano la sfera della sessualità, soprattutto quando si parla di disabilità.

L’evento è stato organizzato dall’associazione di volontariato “In famiglia” Onlus, nata sul territorio nocerino circa tre anni fa per combattere l’emarginazione, l’indifferenza, la solitudine. Tante le attività organizzate tra cui laboratori di canto, pittura e teatro. La presidente dell’associazione, Anna Caliendo, ha sottolineato nel suo intervento introduttivo la necessità per i volontari di avere una particolare predisposizione, tatto ed empatia: «Abbiamo l’obiettivo di fare da tramite con le istituzioni ed informare le famiglie. La persona diversamente abile non chiede privilegi ma equità e rispetto». L’assistente sociale Stefania Vecchione si è invece soffermata sulla definizione di disabilità e sul concetto d’inclusione sociale, in particolare sulle emozioni che le persone diversamente abili vivono e il ruolo svolto dal contesto sociale, in primis la famiglia. A farle eco Anna Mannara, consigliere nazionale dell’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare (UILDM), associazione nazionale presente sul territorio attraverso 72 sezioni. La dottoressa ha posto l’attenzione su una ricerca interna condotta sugli associati da cui è emerso che una percentuale elevatissima di uomini e donne risulta essere single: alcune delle cause sono da imputare al contesto familiare, ad un atteggiamento iperprotettivo nei confronti dei figli disabili, alla riduzione della privacy, ad una conflittualità con un corpo che non corrisponde all’ideale di “bello e sano”. «La tendenza a considerare la persona con disabilità come asessuata – ha spiegato – è stata già ribaltata dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, che comprende anche la sessualità». Infine la psicologa e psicoterapeuta Anna Milone ha trattato con competenza e delicatezza il tema della sessualità, partendo dalla necessità di parlare di queste tematiche ed evidenziando che le paure ed i limiti inerenti questa sfera appartengono a tutti, non solo alle persone diversamente abili. L’esperta ha sottolineato come un momento di conoscenza ed informazione può essere il punto da cui partire per realizzare altri progetti. Al termine dell’incontro non sono mancate le testimonianze dirette di alcuni dei presenti che hanno insegnato a tutti cosa significhi non scoraggiarsi mai e combattere la mentalità chiusa della società, abbattendo le barriere di ogni genere ed i pregiudizi.

 

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