Al “Raffaele Pucci” un dibattito organizzato dall’associazione “Giovani d’oggi” sull’appuntamento del 4 dicembre. Per il Sì ha parlato il professor Di Genio, per il No il collega Salvatore Prisco
di Tania Pentangelo
In vista delle consultazioni referendarie del 4 dicembre, sabato 19 novembre si è svolto presso l’Aula Magna dell’Istituto Tecnico Commerciale “Pucci” l’incontro “Informa Referendum” organizzato dall’associazione “Giovani d’oggi” e patrocinato dal Comune di Nocera Inferiore.
Un ricco dibattito dettato dalla necessità di informare i cittadini in merito al contenuto della riforma costituzionale mettendo in luce criticità e punti di forza. Ad intervenire in primo luogo l’assessore alla cultura Maria Laura Vigliar che ha dichiarato: «Esprimo tutto il mio apprezzamento per un’associazione giovane che in un lasso così breve di tempo ha dimostrato di avere tanta voglia di organizzare iniziative per il territorio». A farle eco la dirigente dell’istituto “Pucci”, Maria Ventura, entusiasta per la numerosa partecipazione. Si è entrato poi nel vivo dell’appuntamento, mediato dal giornalista e direttore web radio dell’Università degli studi di Salerno, Alessandro Livrieri, che, attraverso domande mirate, ha toccato alcuni dei temi fondamentali della riforma quali il bicameralismo non più perfetto, l’abolizione del CNEL, le nuove funzioni del Senato e le diverse competenze statali e regionali. Ad intervenire il professor Salvatore Prisco, docente di istituzioni di diritto pubblico comparato all’Università Federico II di Napoli, che ha affermato: «Riguardo al CNEL concordo sulla sua decostituzionalizzazione, non totale abolizione. Ho il dubbio, inoltre, che i neo senatori con doppio incarico non possano, per mancanza di tempo, informarsi con libertà e che votino poi come da indicazioni di partito senza valutare i reali interessi dei territori. Non mi piace che sulla Costituzione si faccia una battaglia politica. La Costituzione deve unire non dividere».
Secondo relatore il professore Giuseppe Di Genio, docente di diritto costituzionale presso l’Università degli studi di Salerno.
«Rispetto a questa riforma costituzionale – ha detto – esprimo un giudizio ampiamente positivo. La nostra bellissima Carta costituzionale è composta dai principi fondamentali, zoccolo duro del nostro ordinamento, e da una parte programmatica e organizzativa che può essere tranquillamente modificata, sopratutto a favore dei giovani. Il CNEL, statisticamente parlando, dal 1948 al 2017 ha fatto una sola proposta di legge in materia di lavoro. Ben venga la sua abolizione, si tratta di eliminare un pachiderma costituzionale. Con la modifica dell’articolo 117, invece, si segna il confine tra potestà legislativa statale e quella regionale: scomparirebbero, dunque, le competenze concorrenti. Penso sia una riforma figlia del nostro tempo. Ci sono dei punti critici ma dobbiamo avere fiducia».
Al termine, prima di un dibattito aperto con il pubblico, l’intervento del sindaco Manlio Torquato, dichiaratamente a favore del sì, promotore di questa che “non è la migliore delle riforme possibili, ma è l’unica riforma possibile”.