A Palazzo di città questa mattina si è celebrata la prima unione civile: protagonisti il celebre coreografo ed il ballerino nocerino. «Non c’è distinzione tra unione eterosessuale o omosessuale, l’amore è universale»
di Edda Maiorino
«Se di base c’è amore, che sia per l’arte, per il mondo dello spettacolo, o tra due persone, è sempre una bella cosa». Con queste parole Rosario Ferri, in veste di ufficiale dello stato civile, ha sigillato l’amore e l’unione tra Luc Bouy e Gaetano Petrosino.
La celebrazione è avvenuta questa mattina intorno alle ore 12, all’interno della sala consiliare del Comune di Nocera Inferiore, con la festosa presenza di amici e parenti.
«Una cerimonia molto intima ed emozionante, senza sfarzo o esagerazione di nessun tipo proprio come i due sposi, due persone molto semplici e ben volute che non hanno mai ostentato il loro amore e la loro unione», commenta un’invitata. Approvata l’11 maggio 2016, la legge regolamenta l’unione civile tra due persone dello stesso sesso, consentendo loro di usufruire degli stessi diritti delle coppie “normali”: obbligo reciproco all’assistenza morale e materiale e alla coabitazione. I due vivono una storia d’amore che dura da più di 10 anni e sono due volti noti del mondo della danza, una passione che condividono da sempre e che li ha uniti prima professionalmente e poi sentimentalmente.
«Dopo tanti anni di vita comune e in seguito alla legge ci è sembrata la scelta più ovvia e normale da seguire – ha spiegato il maestro Bouy – senza voler in alcun modo provocare o ferire nessuno. Io e Gaetano non abbiamo mai ostentato la nostra storia, il nostro amore è sempre stato vissuto nel privato, forse è per questo motivo che abbiamo sempre ricevuto rispetto. Tra l’altro Nocera è una di quelle città molto aperta mentalmente, quindi non abbiamo mai ricevuto comportamenti ostili da parte delle persone. Ognuno sceglie liberamente chi amare, fondamentale è vivere il sentimento nella più totale semplicità e naturalezza, senza urtare o provocare chi vive l’amore in maniera differente. Non c’è distinzione tra unione eterosessuale o omosessuale, l’amore è universale».
Numerosi i consensi da parte del mondo del web e dei presenti che stamane, spinti principalmente dalla curiosità, hanno voluto condividere questo momento di gioia con i due sposi. Anche una vecchietta, passando fuori al Palazzo di città e domandando della presenza di tante persone ha commentato «quando c’è di mezzo un matrimonio c’è sempre un buon motivo per essere felici».