Non va giù al consigliere regionale di Fratelli d’Italia la partecipazione di Franco Picarone, Pd, all’ultimo consiglio di amministrazione della struttura. E invita i sindaci a ribellarsi
La Regione manda il consigliere Picarone a partecipare al Consiglio di amministrazione del mercato ortofrutticolo di Nocera-Pagani, ed Alberico Gambino protesta e invita i due sindaci alla ribellione.
«E’ sempre più sconcertante – afferma l’esponente di Fratelli d’Italia – l’atteggiamento del Pd che, utilizzando a proprio uso e consumo l’Istituzione regionale, tenta di accaparrarsi posti e prebende per poi attribuirli ai propri amici, magari per ripristinare equilibri interni oggi alquanto precari. Lascia senza parole il comportamento del consigliere regionale Francesco Picarone, che ha avuto l’ardire di partecipare (mi auguro almeno sia stato delegato per iscritto dal Governatore) al Cda del Consorzio ortofrutticolo, nel quale la Regione Campania, dal 3 maggio 2016, non ha più alcuna titolarità partecipativa, avendo ceduto ai Comuni di Nocera Inferiore e Pagani la proprietà del complesso, unica ragione che ne giustificava la presenza quale socio di diritto ma non di possesso azionario, per “pretendere” la nomina di un proprio iscritto quale commissario liquidatore del Consorzio.Tutto ciò dimostra la considerazione che il Pd ha del ruolo della Regione Campania, che fa il paio con un servilismo senza eguali da parte dei sindaci che non hanno proferito parola nemmeno dinanzi allo “scippo” di parte dei fondi per interventi culturali regionali dirottati dal Governatore solo sulla città di Salerno per “Luci d’artista”.
Sarebbe ora che i sindaci di Pagani e Nocera Inferiore dedicassero parte del proprio impegno a difesa dei territori e delle loro realtà produttive, a partire dal mercato ortofrutticolo. La struttura, infatti, va acquisita al patrimonio comunale, perfezionando e completando il trasferimento effettuato lo scorso 3 maggio, e l’attuale Consorzio di gestione va sostituito con nuove modalità consiliarmente stabilite dai due Enti, senza alcun intervento esterno. E’ l’Assemblea dei soci a decidere se il Consorzio va liquidato».
Gambino si augura, infine, che nell’assemblea dei soci del prossimo 15 novembre i due sindaci resistano ai tentativi di ingerenze da parte della Regione che non ha, avendo ceduto il suo ruolo, più alcuna competenza nella gestione della struttura.