Durante la conferenza stampa di presentazione, il neo allenatore rossonero, tornato dopo diciassette anni, si è mostrato fiducioso nella squadra e lancia già il primo forte messaggio ai tifosi: «I giocatori sono talentuosi. Sento di dover ricambiare l’affetto che questa città mi ha dato»
di Domenico Pessolano
Fiducia, continuità e compattezza. Sono questi i tre fattori presi in maggiore considerazione dal neo allenatore della Nocerina Giovanni Simonelli, presentato questo pomeriggio nella sala stampa dello stadio “San Francesco”. Per il tecnico originario di Saviano, l’approdo a Nocera non si tratta altro che di un dolce ritorno, che arriva diciassette anni dopo l’ultima apparizione sulla panchina rossonera.
Nonostante il quasi ventennio trascorso e le tante altre esperienze di spessore vissute, (una stagione in B alla guida del Pescara e tre play-off di C1 disputati con Pisa, Catania e Sorrento) il trainer molosso non ha dimenticato l’affetto che i tifosi rossoneri gli hanno mostrato: «Quando andai via dalla Nocerina avevo voglia di confrontarmi con realtà di maggior spessore, ma essere qui mi fa capire ancora di più quanto sia stata e sia ancora importante per me questa piazza. Sento di dover saldare un debito con la tifoseria, voglio regalare loro tante gioie e soddisfazioni». Inoltre, il ritorno al “San Francesco” coincide con il primo compito affidato al “prof” dopo due anni di inattività, nei quali, però, non ha smesso di seguire con attenzione e passione il calcio: «Non mi sono mai separato da questo sport, ho osservato e studiato il modo di giocare di tante squadre per non arrugginirmi. Ciò, comunque, non significa che per me sia stato facile stare lontano dal campo per tutto questo tempo. Non a caso, l’allenamento che ho appena finito di dirigere è stato per me come il primo giorno di scuola, mi sono emozionato moltissimo». La componente emotiva, però, non ha impedito a Gianni Simonelli di analizzare lo stato attuale della Nocerina, reduce da un difficile inizio di stagione e scossa dall’esonero di mister Vincenzo Maiuri: «La squadra mi ha dato un’ottima impressione sotto l’aspetto tecnico. I giocatori sono fisicamente prestanti e talentuosi, ma credo non abbiano la fiducia necessaria nei propri mezzi. Non snaturerò quello che ha fatto il tecnico precedente, ma dovrò lavorare sulla loro testa». Bisogna farlo al più presto, anche perché la vetta della classifica è lontana sei punti e lo scontro diretto con la capolista Gravina è ormai quasi dietro l’angolo: «Non conosco bene il girone in cui militiamo, ma so perfettamente che in serie D la grinta e la personalità fanno la differenza. La Nocerina ha buone qualità, sono sicuro che, grazie all’impegno e anche a un pizzico di fortuna, potrà giocarsi la promozione in Lega Pro fino in fondo».