Il tecnico gialloviola analizza la sconfitta dei suoi: Era un’occasione, ma ce la siamo giocata fino alla fine contro ottime individualità. Troppi blackout: miglioreremo
di Marco Stile
La Folgore cade in casa contro il Basket Club Irpinia. Gli avellinesi riescono a passare alla “Tendostruttura” giocando un’ottima gara. Grande tecnica e spettacolo in campo messi in mostra da parte di entrambe le squadre, con ottima prolificità da una parte e dall’altra.
Al termine della gara abbiamo intervistato il tecnico dei nocerini Marco Palomba, che ci ha dato la sua impressione sulla partita appena conclusa: «Un peccato perché è stata un’occasione che potevamo cogliere. Ma non dimentichiamo che loro hanno delle ottime individualità: Maurizio Ferrara, per esempio, ha giocato in A2, ma anche altri ragazzi hanno dimostrato di avere una buona tecnica, in particolare nel tiro da tre. Noi? Troppi momenti di blackout, in attacco e in difesa. Ci siamo trovati dall’inizio a rincorrere i nostri avversari, riuscendo sempre a tornare punto a punto ma mai ad invertire l’inerzia».
– Dove iniziano i meriti di Avellino e dove i demeriti della Folgore?
«Hanno degli ottimi giocatori, specialmente in fase di realizzazione. Noi abbiamo lasciato loro troppo spazio e ci hanno punito. Nonostante gli 81 punti fatti, non siamo riusciti a capitalizzare tutto ciò che abbiamo creato. Dai tiri liberi abbiamo chiuso con 23/45. Inoltre ne abbiamo concessi troppi a loro, con falli evitabili».
– Come prevalere in gare con avversari più forti?
«Non è un problema fisico, ma mentale. E consideriamo anche che non avevamo il nostro playmaker titolare e il nostro lungo di riferimento. Questa non vuole essere una scusa: la partita ce la siamo giocata fino alla fine. Questo ci servirà per provare a vincere gare in cui non saremo al 100%».