Si trova in rianimazione all’Umberto I l’uomo a cui è stata diagnosticata una malattia infettiva acuta. Prese tutte le misure necessarie ad evitare possibili contagi

di Annamaria Norvetto

E’ in coma ed è di nazionalità marocchina l’uomo affetto da legionella ricoverato nell’Umberto I a Nocera Inferiore.

E’ lì già dallo scorso 4 ottobre, anche se la notizia è trapelata qualche giorno dopo. Il caso, secondo i medici del reparto di rianimazione dell’ospedale cittadino è decisamente grave, tanto che il marocchino affetto dalla contagiosa infezione, che ha circa 40 anni, è entrato in coma. I medici per ora non si sbilanciano riguardo ad una possibile ripresa dalle delicate condizioni in cui attualmente giace il malato, ma garantiscono che le cure farmacologiche sono state avviate da diversi giorni. La legionellosi o malattia del legionario è una grave infezione che colpisce l’apparato respiratorio e si manifesta attraverso febbre molto alta. Si tratta di una malattia con un alto rischio di contagio soprattutto nella stagione estiva ed autunnale, come quella in cui ci troviamo.
«Sono state adottate tutte le misure precauzionali per scongiurare ogni forma di contagio. Al momento il paziente è in coma ed è completamente isolato dal resto del reparto. Le cure continuano e le sue condizioni sono stabili». Così ci riferisce una dottoressa del reparto di rianimazione, in cui da undici giorni è ricoverato il nordafricano.

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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