Presso la biblioteca Pucci si discute di dipendenza grazie all’intervento di quattro esperti. Il prossimo appuntamento è previsto per il 28 ottobre
di Virginia Vicidomini
Si è svolto ieri, presso la biblioteca comunale Pucci, il primo incontro di un ciclo di seminari interattivi dedicati al tema della dipendenza, attraverso un approccio integrato tra filosofia e psicologia.
Coordinato dalla direttrice della biblioteca, la dottoressa Nicla Iacovino, il convegno si è aperto con l’intervento di Maria Laura Vigliar, assessore alla cultura, che ha espresso il suo apprezzamento nei confronti dell’iniziativa: «Ci auguriamo che sia sempre così nutrito il numero dei partecipanti. L’interattività di questi seminari è il valore aggiunto». Incontri che prevedono ogni volta la partecipazione di quattro esperti, docenti e psicoterapeuti, e un momento di discussione finale. Un tema, quello affrontato, molto attuale ed importante: «Lo scopo è imparare ad essere più autonomi con l’aiuto di persone esperte», ha sottolineato la dottoressa Iacovino.
«La nostra società sta cambiando e stanno cambiando le dipendenze. Oltre ad alcol, droga, fumo, esistono quelle da internet, social, telefonino, porno – ha affermato Luciana Desiderio, docente di storia e filosofia – Il cellulare diventa il simbolo di un oggetto che attenua l’ansia ma di cui, in misura diversa, siamo tutti dipendenti. La dipendenza è un fatto sociale, culturale, psicologico. La filosofia si sta interrogando su queste dinamiche, su queste patologie». Pasquale Rossi, psicologo clinico e psicoterapeuta, si è concentrato sugli aspetti clinici della dipendenza e sulla mente di una persona dipendente, povera di stimoli, interesse per gli altri ed immaginazione. Il tutto è rivolto verso l’oggetto del desiderio, che sembra irraggiungibile. Discorso proseguito da Carlo Di Legge, docente e dirigente scolastico, che ha analizzato il tema discusso come un rapporto di subordinazione da persone o da cose, soffermandosi sul ruolo svolto dalla filosofia in questo tipo d’indagine. Infine Benito Petrone, psicologo e psicoterapeuta relazionale che, grazie alle sue esperienze sul campo, ha potuto fornire interessanti spunti di riflessione ai partecipanti, sottolineando anche il peso del capitalismo e della cultura occidentale.
Al termine dell’incontro i presenti hanno potuto partecipare alla discussione attraverso brevi interventi, che hanno sollecitato ulteriori approfondimenti e momenti di confronto.
Venerdì 28 ottobre si discuterà di “Amore e dipendenza” mentre l’ultimo appuntamento, previsto per il 18 novembre, sarà dedicato al tema “Dipendenza e/o felicità”.