La direzione sanitaria avrebbe paventato ad alcuni organi di stampa la possibilità di mettere “una pezza” alle carenze con maggior attenzione a turni e ferie
La Terapia intensiva neonatale non chiuderà (forse) di notte. Lo assicura ad alcuni organi di stampa, questa mattina, la direzione sanitaria dell’Umberto I. Malgrado le carenze di medici e personale di assistenza ci si districherà tra turnazioni e ferie per evitare pericolosi buchi di presenze nelle ore notturne.
Nocera Inferiore, il cui reparto di terapia intensiva neonatale è diventato fondamentale dopo le rivoluzioni – soprattutto nei reparti maternità – operate negli ospedali viciniori, salva quindi, per il momento, la situazione attuale.
A spingere verso questa direzione sono state le vere e proprie insurrezioni verbali di cittadini, politici e operatori della sanità.
Una domanda, a questo punto, è d’obbligo: la soluzione paventata non la si poteva adottare senza mettere in fibrillazione migliaia di persone preoccupate di perdere la piena efficienza di un reparto che, negli ultimi anni, si è qualificato come uno dei più efficienti comparti della sanità campana?
Cosa si debbono aspettare ancora, i nocerini e gli abitanti dell’Agro che all’Umberto I fanno riferimento sia per il pronto soccorso (altro reparto martoriato nella funzonalità dalle carenze di personale) prima di poter avere un ospedale che funzioni in modo efficace ed in modo continuativo?