Il consigliere di Fratelli d’Italia condanna quella che definisce una “furbata” del Governatore: da un lato minaccia di commissariare i Comuni che non aderiscono all’Eda, dall’altra Salerno ha mano libera di continuare in autonomia

Un duro attacco al governatore della Campania, Vincenzo De Luca, sulla gestione dei rifiuti. A concretizzarlo è il consigliere regionale Alberico Gambino, che in un suo comunicato mette in evidenza che mentre da un lato l’ex sindaco di Salerno minaccia di commissariamento i Comuni che non aderissero all’Ente D’Ambito (Eda) per la gestione dei rifiuti, Salerno potrà continuare indisturbata ad avvalersi del consorzio tutto cittadino “Salerno Pulita”.

«Oltre trecento comuni campani, su 543 – scrive Gambino – non hanno aderito all’Ente D’Ambito per la gestione dei rifiuti, ed il governatore solo mediatico della Regione Campania, anziché prendere atto che permangono oggi le stesse ragioni che a febbraio 2015 impedirono all’allora sindaco De Luca sia di aderire all’EDA sia di accettare la nomina di Commissario Regionale per decretare le adesioni dei Comuni cosiddetti inadempienti, li diffida a disporre ad horas l’adesione pena il commissariamento.
Eppure in un anno è mezzo nulla è cambiato in questa materia, essendo la legge regionale 14/2016 esattamente uguale (tranne che nelle denominazioni degli organismi gestionali) alla 5/2014, se non il fatto che ora De Luca è governatore mentre allora era sindaco. E da governatore De Luca ha dimenticato che ancora oggi valgono le sue giustificazioni (da sindaco) che rese pubblicamente il 9 febbraio 2015: “1) Come si può procedere, senza che la Regione comunichi l’entità dei debiti dei Consorzi di Bacino e delle Società Provinciali, cioè un dato essenziale per qualunque scelta organizzativa?; 2) I commissari liquidatori dei consorzi hanno fatto assunzioni i cui costi graverebbero sui cittadini; 3) La Regione vuole scaricare i debiti accumulati sui tanti Comuni virtuosi e sulle bollette delle famiglie, perché le tariffe devono coprire tutti i costi”: domande e preoccupazioni che esigono una risposta ed un’assunzione di relativo atto deliberativo da parte della Regione Campania».
La decisione di commissariare i Comuni – segnala Gambino – non tocca Salerno che, quale comune capoluogo di provincia, non è soggetto alle stesse regole degli altri 538 comuni della Regione Campania.
Il Comune di Salerno sarà quindi libero di continuare a servirsi di Salerno Pulita e di portare avanti il proprio modello gestionale ed il proprio regime di tariffa sottraendosi, quindi e per grossa parte, ai costi complessivi del sistema che invece dovranno sostenere gli altri Comuni.
Per Gambino questa è “l’ennesima furbata del Governatore De Luca” che il gruppo Regionale di FdI, che già nel 2015 sostenne le ragioni dei sindaci definiti inadempienti, “non solo denuncia ma contrasterà in ogni sede istituzionale in quanto convinto che tutti i Comuni hanno eguale dignità e che molti comuni hanno un ciclo di gestione dei rifiuti più che efficiente e funzionale e, quindi, vanno preliminarmente garantiti nella loro possibilità di poter continuare a svolgere il servizio con autonomia, se tanto ritengono di fare.

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