Una riunione di maggioranza in programma per domani disegnerà le strategie per il futuro rispetto al rimanere o meno in strutture attualmente imporduttive
«Il Consorzio del mercato ortofrutticolo di Pagani è in via di estinzione». Lo ha dichiarato stamani il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato, nel corso di un’apposita conferenza stampa in cui ha discusso di tutti gli strumenti di concertazione del territorio: dal Patto Territoriale ad Agroinvest, per toccare anche il Piano di Zona.
«Per la corretta gestione della fase terminale del consorzio ne abbiamo chiesto da almeno tre mesi la messa in liquidazione. La relazione del collegio sindacale, che è un organo terzo, conferma pienamente le nostre preoccupazioni circa l’empasse del Consiglio di amministrazione di cui abbiamo chiesto le dimissioni per queste ragioni e non per polemiche personali».
E’ lapidario il primo cittadino nel parlare dell’operatività del consorzio, per il quale la struttura gestione darà frutto di un confronto in maggioranza che si aprirà già domani.
E se per il Patto territoriale Toquato lascia aperti ancora degli spiragli, su Agroinvest il suo punto di vista non è tenero: «Non do’ pagelle, chiariamo. Avevamo chiesto che Agroinvest avviasse in mano ad un amministratore unico una forte azione di risanamento, che è partita con il dottor Felice Ianniello alla cui individuazione il Comune di Nocera Inferiore ha partecipato fortemente. Riteniamo però che ci debba essere una chiarezza ultimativa sul futuro di questo strumento, perché ha implicazioni in termini di quote sociali, di responsabilità contabili, di riverbero (eventuale) sulle debetorie degli Enti locali. Bisogna capire se e quali investimenti arriveranno dalla Regione, quando e per chi. Tutto questo permetterà di tracciare una linea dopo il nostro confronto di maggioranza».
Non è tralasciato il capitolo del Piano di Zona: «Su questo vi è stato un ottimo lavoro e io ringrazio per questo il presidente della Provincia e il sindaco di Corbara, Pietro Pentangelo, ma anche tutti gli altri. Nella giornata di ieri si è giunti a un punto di intesa condiviso da tutti: sebbene il nostro Comune non sia favorevole alla proroga, e per dei servizi in capo al vecchio Piano di zona siamo sempre stati su questa linea, pur tuttavia riteniamo giusto che vi sia un termine temporale finalmente breve e chiaro entro il quale i singoli sottoambiti si debbono pronunziare senza perdere tempo in polemiche e dibattiti a vuoto. Anche perché la democrazia deve avere un senso, i numeri debbono avere un senso, i servizi alla persona devono effettivamenteessere tali».