Per il consigliere regionale i due enti sono improduttivi, andrebbero messi in liquidazione ma ora servono per gestire sistemi clientelari di sottopotere

Spara a zero contro il sindaco di Nocera Inferiore il consigliere regionale Alberico Gambino. Il motivo della filippica è da individuarsi nella gestione di due tra le realtà dell’Agro più spesso al centro di polemiche: Agroinvest e il Patto Territoriale dell’Agro.

«Leggo da articoli giornalistici che la riunione “ massonica” del 14 settembre 2016, tenuta tra vari sindaci dell’Agro, avrebbe prodotto numerose e interessanti decisioni a favore dei cittadini dell’Agro – scrive l’ex sindaco di Pagani – Sarebbe stato completato il Consiglio di amministrazione della Patto Territoriale e determinato il compenso per i suoi componenti dopo che appena due mesi fa il piccato sindaco folgorato sulla via di Damasco giurava e spergiurava sul “costo zero” della nomina conseguita dal suo fedelissimo». Il riferimento è al primo cittadino di Nocera Inferiore, Manlio Torquato. gambino sostiene che «è stata solo prolungata l’agonia di Agroinvest ora Agenzia territoriale, è stato ancora rinviato il Cda del consorzio ortofrutticolo che deve essere liquidato.
Come sempre accade quando gli appetiti sono tanti, però, non tutto è andato per il verso giusto, non tutti i tasselli si sono incastrati perfettamente, e allora i cittadini dell’Agro sono costretti ad assistere al solito tran tran di messaggi cifrati, di minacce di dismissioni farlocche e mirate, di reviviscenza di accuse note da oltre un anno, come da me denunciato in più occasioni suscitando anche le ire e le risposte piccate dei folgorati sulla via di Damasco, ed utilizzate a mo’ di clava all’occorrenza.
Stiano tranquilli i cittadini dell’Agro, “non c’è nulla di nuovo sotto il sole” e nelle prossime settimane accadrà esattamente quello che è già accaduto con il Patto Territoriale dell’Agro Nocerino Sarnese due mesi fa, con Agroinvest un anno fa e con il Consorzio Mercato Ortofrutticolo a fine 2014».
Per Alberico Gambino tutte le operazioni sono finalizzate alla costruzione di un quadro elettorale tutto “cicero pro domo sua” a discapito dei reali interessi del territorio del’Agro Nocerino Sarnese, dopo di che «i “supervalutati oggi” saranno accantonati come vecchi arnesi e torneranno nell’oblio che sempre avvolge chi cerca conquiste di carriere politiche attraverso inciuci, accordi e protezioni e non attraverso il solo e limpido giudizio popolare sulle cose fatte e sull’impegno profuso per il territorio».
Il consigliere regionale si augura «che tutti capiscano che l’unica strada da percorrere è la messa in liquidazione di questi “strumenti” dal momento che essi non producono alcun beneficio ai cittadini dell’Agro ma servono solo ad accontentare amici, tesserati di partito o, come si vocifera, assessori di qualche Comune pronti ad essere inseriti in qualche Cda per lasciare il loro posto ad altri e risolvere beceri problemi di spartizione interna».

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