Una serata dedicata alla promozione di uno stile di vita sano a partire dall’infanzia e dall’adolescenza. Sono intervenuti il dottore Vincenzo Stile ed altri esperti del settore

di Annamaria Norvetto 

Preoccupanti. Questo è l’aggettivo che meglio si presta a descrivere i dati numerici forniti ieri a Nocera Inferiore dal pediatra Vincenzo Stile, nel corso del primo dei dibattiti dedicati alla divulgazione di una sana alimentazione.

«Su cinque bambini obesi, quattro – ha dichiarato il pediatra Stile – sono destinati a restarlo. In Europa l’Italia è il terzo paese per tasso di obesità, superato solo da Grecia e Spagna. Ma cosa ancora più allarmante, la regione Campania accoglie il 47,8 % di obesità rispetto a tutto il sud del Belpaese».
La chiave per superare la drammatica realtà che vede i bambini sempre più lontani dal peso forma e bloccati nell’immobilismo della sedentarietà da video gioco è pensare a piani integrati di recupero. Sono necessarie consulenze comportamentali e nutrizionali alle famiglie, un’educazione scolastica che metta a disposizione mense con cibo salutare e controlli, ed urgono finanziamenti ad hoc per assicurare palestre nelle scuole per attività motorie migliori e continue nel tempo.
«Uno dei maggiori problemi che attanaglia la società moderna – ha spiegato il farmacista Mirco Castellana – è il marketing del junk food, il cibo spazzatura ricco di calorie, colesterolo, grassi saturi e praticamente nessun nutriente. In una lattina di Coca cola sono racchiusi qualcosa come dieci cucchiaini di zucchero. Assurdo». I messaggi che passano negli spot pubblicitari sono un ostacolo enorme alla diffusione di una consapevolezza alimentare rinnovata. Infatti, serve tempo per permettere alle persone di liberarsi dai condizionamenti psicologici e visivi dovuti alla sponsorizzazione di prodotti spazzatura. Una volta acquisita questa libertà mentale, si può pensare di intraprendere uno stile di vita che remi a favore della nostra salute. «Circa 10.000 anni fa – ha illustrato il nutrizionista Lucio Lorusso attraverso una serie di diapositive – non esistevano cereali, ma solo verdure, frutta, carne, pesce e semi oleosi. Bisogna rivalutare il concetto di dieta mediterranea, e capire che si tratta di uno stile alimentare perfetto solo se si punta su cereali non raffinati in piccole quantità, e prevalentemente su frutta, verdura, legumi, poca carne e tanto pesce che fornisca omega3 per contrastare le infiammazioni. Ricordiamoci sempre per quanto riguarda i bambini, che non sono loro a cucinare e a fare la spesa. Costruiamo loro una dispensa che li faccia crescere sani e pieni di vita».

Di Gigi Di Mauro

Giornalista con esperienza quasi quarantennale, è educatore e pedagogista clinico. Da oltre un ventennio si dedica allo studio della storia comparata delle religioni, ottenendo nel 2014 dal Senato accademico dell'MLDC Institute di Miami una laurea Honoris Causa in studi biblici. È autore di alcuni saggi, tra i quali uno sulle bugie di storia e religione

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